Spalletti pensa al turnover
Cronaca
16 Febbraio 2023 Fonte:
Il Mattino
Ma fino a un certo punto: perché il tecnico non rinuncia né a Osimhen, né a Kvara e neppure a Lobotka, gli intoccabili
Non vuole vincere. Vuole stravincere. C'è il Sassuolo stasera sulla strada dei cannibali di Luciano Spalletti: la logica del momento, a quattro giorni dalla gara di andata con l'Eintracht, consiglia di far uso dei riservisti, di coloro che fino ad adesso sono stati più al riparo rispetto a quelli che hanno occupato la trincea in prima linea. Ma fino a un certo punto: perché Lucianone non rinuncia né a Osimhen, né a Kvara e neppure a Lobotka, gli intoccabili, nella notte di Reggio Emilia dove al Mapei Stadium sono stimati, all'incirca, diecimila tifosi del Napoli, sparpagliati ovunque nello stadio del Sassuolo. Insomma, il turnover va bene per gli altri, ma non per le stelle del firmamento. D'altronde, metterli in panchina significherebbe dare un segnale sbagliato al resto della tribù. E non è così: anche ieri, nell'allenamento di mezzogiorno prima della partenza per l'Emilia, Spalletti ha fatto intendere che quella di oggi allunga la collezione di sue personale partite della vita di questa stagione da preparare, caricare, giocare e in genere vincere, ingigantendo importanza, significato, difficoltà e valore dell'avversario. Il Sassuolo, nei suoi discorsi, è solo quello che ha dominato con Milan e Atalanta. E basta. E solo a quello bisogna guardare. Non gli va di rallentare neppure con 15 punti di vantaggio, al tecnico azzurro. E allora, Napoli-2 per modo di dire: scalpitano Juan Jesus, Olivera, Elmas e Politano. Insomma, al massimo saranno 4 i cambi rispetto alla vittoria con la Cremonese. Un dosaggio di forze, anche tenendo conto che la Champions bussa alla porte.
Incrociare Spalletti significa incontrare un allenatore che sa essere teso come se fosse alla viglia di una finale di Champions. Ed un tecnico che sa essere contagioso, trasmettendo alla squadra la sua voracità. E, dunque, tutti sono chiamati oggi a evitare di distrarsi pensando alla musichetta Champions, all'odore dello show di Francoforte e al sogno dell'approdo negli storici quarti di finale. «Si mangia con il presente», ripete Spalletti. E Lobotka, nell'intervista al Mattino, lo conferma: «Non è mai felice, vuole sempre che sia quella dopo la partita migliore». È fatto così, Spalletti: ogni vigilia la sbrana come se fosse l'ultima, è il suo modo di esaltarsi e di logorarsi. Dunque, Politano stavolta riuscirà a rivedere il campo da titolare, nell'eterna staffetta con Lozano. Non lo dirà neppure sotto tortura, ma Spalletti deve pensare anche al match sul Meno: dunque, Zielinski potrebbe saltare il Sassuolo (c'è Elmas) e lo stesso potrebbe accadere per Mario Rui (a meno che non consideri, Spalletti, Olivera più congeniale alle battaglie europee). Dunque, il Sassuolo. «Sì, pensiamo a loro, perché tutti vorranno farci cadere ma siamo concentrati per andare avanti. Napoli è la mia città e so che tutti si aspettano molto dalla gara con l'Eintracht: noi vogliamo passare il turno, senza dimenticarci che i tedeschi hanno conquistato l'Europa League», dice in un colloquio a Radio Kiss Kiss.
|