Borriello: "Sono napoletano"
Mercato
21 Maggio 2008 Fonte:
Il Napoli
"Voglio indossare la maglia azzurra ma il Napoli deve parlare con Milan e Genoa"
«Intanto vado agli Europei, poi chissà. Chiamino il Genoa e il Milan che ne riparliamo. Io sono napoletano...». Il pensiero batte dove il cuore duole. Le parole di Borriello per esprimere un sentimento, per ribadire una passione, per confessare una speranza che non è segreta. «Se mi prendono ho pure la casa. Possillipo? Macchè. Le mie origini non le rinnego. Io sono di San Giovanni a Teduccio lì c'è mamma mia, c'è la famiglia, ci sono gli amici di sempre». L'azzurro e le sue sfumature il colore dell'anima. L'azzurro del Napoli e quello della nazionale. L'azzurro che gli tinteggia l'estate e lo fa palpitare. La chiamata di Donadoni, un'altra che sta arrivando e chissà che non è proprio quella là... «Sono in comproprietà tra Genoa e Milan. E sono loro che decideranno che fare. Certo, io sono napoletano. E Belen non racconta sciocchezze quando dice che al fascino della maglia azzurra non saprei proprio resistere». Diciannove gol per sognarla come faceva da bambino, per mettersi in fila con quegli altri là che pure la vogliono, per pretendere quel po' di considerazione che in passato ha implorato e gli hanno negato. Diciannove gol per convincere che il Borriello by night è solo quello che segna di notte. Diciannove gol e tutti come li fanno i centravanti che piacciono a Reja, quelli d'area di rigore che da que ste parti cercano, quelli che fanno reparto da soli, che la prendono di testa ma che pure coi piedi ci sanno fare, e che la spizzano, fanno la sponda, tengono palla, e un paio d'avversari se li portano sempre dietro per fare spazio a un Pocho di questi che si butta dentro. «Al Genoa sono grato. Lì mi hanno dato fiducia quando nessuno più credeva in me. Pure al Napoli m'ero offerto, due volte, ma non mi hanno voluto. Il Milan invece è la società che m'ha cresciuto. E tornarci sapendo che puntano su di me non sarebbe male. Io però sono napoletano...». La gratitudine per il Genoa, l'orgoglio d'essere di nuovo uno da Milan. Il cartellino diviso a metà e i sentimenti in mezzo. I ricordi da piccoletto mano a mano col papà al San Paolo, la nostalgia di chi casa l'ha lasciata presto e troppo in fretta, l'emozione di quei sessantamila che tifano Napoli come lui. Borriello il bomber. Una stagione da record, un milione a gol per chi adesso lo vuole e 2,2 di ingaggio netto per un lustro pure se la richiesta era 3 e nemmeno trattabili. «Un campionato favoloso, nemmeno io speravo di segnare tanto. Adesso però penso solamente alla nazionale, agli Europei che volevo. Dopo vedremo dov'è che giocherò il prossimo campionato. Certo, il Napoli mi vuole e lo so. Ma ne parli col Milan e il Genoa, io sono napoletano...». Al cuor non si comanda.L'azzurro è padrone. Italia e nazionale, una chiamata e Borriello c'è.
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