Montervino: "Non siamo presuntuosi"
Interviste
9 Settembre 2005 Fonte:
Metropolis
Fontana: "Sarebbe un grave errore sottovalutare i nostri avversari"
Castelvolturno. “Sono fiero di essere la bandiera di questa squadra e lotterò sempre per questa causa”, non si smentisce mai il capitano Francesco Montervino. Dentro il campo roccioso, deciso, grinta e sacrificio allo spasimo, fuori dal campo lo stesso. E' lui a suonare la carica per la gara del “Porta Elisa” di Lucca, poco prima di partire per il ritiro in toscana. Se si dice che il Napoli è in testa grazie alle tre reti di Calaiò, si potrebbe dire lo stesso per il sacrificio immenso di questo calciatore, ormai adottato dal “popolo” del San Paolo. In realtà, il calciatore ha sempre sofferto sin dal suo arrivo, richiesto dal “professore” Franco Scoglio (ideatore tra l'altro della Lucchese dato che lui ha convinto l'arabo Hadj ad acquistarla ed ha composto l'organigramma societario) e arrivato per merito dell'allora direttore sportivo attualmente al Siena Giorgio Perinetti. Dal suo arrivo ne passarono di allenatori, ma mai nessuno che gli concedesse quel pizzico di fiducia. Compreso Giampiero Ventura, fino a quando arrivò Reja. Prima gara di Reja e Montervino titolare. Da quel momento quella maglia da titolare non l'ha più lasciata e quest'anno, con la partenza di Scarlato, è diventato anche il capitano dopo aver superato momenti tra mille difficoltà, non ultimo il fallimento dell'allora Ssc Napoli vissuto insieme ad Aldo Montesanto. ”Da quel mio arrivo con Scoglio grazie a Perinetti non immaginavo di poter portare la fascia di capitano del Napoli: era soltanto un sogno, ma sinceramente lo speravo perchè ho sempre dato tutto quello che era nelle mie possibilità – conferma il centrocampista -, adesso siamo concentrati per questa gara con la Lucchese, dicono che vorranno partire forti ma le gare durano 90' e poi non credo che la metteranno sul piano atletico dato che è una squadra che ci assomiglia molto poichè presenta calciatori di categoria superiore. Sinceramente sono soddisfatto, siamo partiti bene. Anche in chiave personale negli ultimi 6-7 mesi c'è stata una svolta radicale, e sino soddisfatto perchè sto avendo la mia rivincita su quelle persone che non credevano in me. Era importante partire bene, con una società sempre più solito ed un mister che già conosce la squadra e la piazza. Siamo una squadra con grandi mezzi tecnici, da non tralasciare anche la spinta che ci da il San Paolo. Ci tengo a ringraziare i tifosi per – conclude - tutto l'affetto nei miei confronti”.
Altro tassello altrettanto fondamentale è Gaetano Fontana. Il regista arrivato lo scorso gennaio dalla Fiorentina è la vera mente della squadra, che ha faticato non poco nei play-off della scorsa stagione vista la sua assenza. Tutti i palloni passano per i suoi piedi, non c'è azione che non parta da lui. “Siamo pronti e motivati per affrontare al meglio la gara di domenica. Sono convinto del fatto che la squadra saprà esprimere in campo le proprie potenzialità; nelle prime due gare ci sono state delle difficoltà, che però siamo riusciti comunque a superare. La Lucchese è un'ottima squadra; conosco Monticciolo con il quale ho giocato insieme ad Ascoli: ci sono molti calciatori che potrebbero giocare in B senza problemi. Sappiamo dunque che non dobbiamo sottovalutare i nostri avversari, sarebbe l'errore più banale. Stiamo – continua – mettendo a posto anche la preparazione fisica dato che veniamo da un lungo periodo di amichevoli e gare di Coppa Italia ed è stato normale avere un lieve calo. Il Napoli ha tutte le carte in regola per arrivare lontano, anche contando sull'esperienza dello scorso campionato”. (antonio gaito)
|