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Un addio senza gol
Cronaca
7 Maggio 2006 Fonte:
Metropolis
Il Napoli si congeda dalla serie C con uno scialbo pareggio a Lanciano
LANCIANO - Il Napoli dice addio alla serie C con un pareggio largamente ‘annunciato' in quel di Lanciano. Un punto che serve ai frentani per conquistare la salvezza aritmetica senza passare per le tagliole dei playout e che consente agli azzurri di chiudere dignitosamente un torneo dominato dall'inizio alla fine, con tanto di promozione messa già in cassaforte da tre settimane. Bene così, ma che noia al ‘Biondi', se si esclude l'avvio scoppiettante, di chiara marca rossonera. Gli azzurri, molli, svagati e in formazione ampiamente ‘sperimentale' (Gianello tra i pali, Montesanto terzino destro, Amodio play e Grieco fantasista nel 4-3-1-2) per dar spazio a chi finora non ha avuto molte possibilità di mettersi in mostra, hanno sofferto l'inizio ringhioso dei padroni di casa, vicini al gol al 3', quando una punizione di Leone veniva smanacciata in angolo da Gianello, e all'8', con una sventola di Carboni che scheggiava la parte alta della traversa. Cinque angoli nei primi 15 minuti per i ragazzi di Monaco, costretto a mettere in campo una squadra ampiamente rimaneggiata a causa di squalifiche e infortuni. La replica azzurra era comunque veemente: Reja strigliava i suoi, che ci mettevano almeno un po' di grinta, prendevano a pressare alto e, di conseguenza, costruivano azioni-gol. Al 18' Calaiò (nella foto) ne divorava uno facile facile, ciabattando fuori un diagonale di destro a tu per tu con Maurantonio; al 31' era invece Pià a calibrare male il pallonetto sul portiere avversario in uscita. Intanto Monaco perdeva anche il terminale offensivo, Zerbini (guai muscolari).
Nella ripresa subito Napoli, con Calaiò a mandare di un soffio fuori un colpo di testa (2') su cross al bacio da sinistra di Lacrimini. Ma era un lampo isolato. Il match si afflosciava clamorosamente, con le squadre a trotterellare senza farsi male. Largo allora al toubillon delle sostituzioni (quelle del Lanciano obbligate da una serie davvero clamorosa di infortuni), con Reja che prima tirava fuori un opaco Grieco per mettere dentro Trotta, quindi lanciava Briotti per capitan Montervino e infine dava al giovane Ramaglia la soddisfazione dell'esordio nel calcio professionistico inserendolo al posto di Pià nel finale. E proprio Ramaglia, pensate, al 91' (!!!), per poco non trovava la zampata giusta sulla giocata in verticale di Bogliacino; il ragazzo però arrivava con un soffio di ritardo all'appuntamento col pallone. Finiva con la pacifica invasione di campo da parte dei supporters di casa, ebbri di gioia per una salvezza giunta all'ultima giornata. Per gli azzurri un rapido saluto ai circa 600 supporters partenopei giunti fino in Abruzzo, poi via negli spogliatoi dopo aver detto addio ai campi della C. Per molti giocatori di Reja invece, l'addio alla casacca azzurra lo daranno dopo il doppio confronto con lo Spezia in Supercoppa di C. Appuntamenti per domenica prossima (andata in Liguria) e giovedì 18. (quesse)
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