Roma-Napoli: il TAR conferma la disputa a porte chiuse
Cronaca
9 Gennaio 2006 Fonte:
TuttoNapoli
Confermata così l'ordinanza adottata, il 28 dicembre scorso, dal Comitato provinciale per la sicurezza e l'ordine pubblico presieduto dal Prefetto di Roma, Achille Serra
Si giocherà a porte chiuse la partita di Coppa Italia Roma-Napoli prevista per dopodomani, mercoledì 11 gennaio, allo stadio Olimpico. Lo ha deciso la prima sezione ter del tribunale amministrativo regionale del Lazio, confermando così l'ordinanza adottata, il 28 dicembre scorso, dal Comitato provinciale per la sicurezza e l'ordine pubblico presieduto dal Prefetto di Roma, Achille Serra. La decisione adottata dalla prima sezione ter del Tar, presieduta da Luigi Tosti, respinge così la richiesta di sospensiva dell'ordinanza del Prefetto formulata nel ricorso presentato dagli avvocati Enrico e Filippo Lubrano, in qualità di creditori della A.S. Roma, di azionisti della stessa e di soggetti comunque interessati a godere dell'evento sportivo. Secondo i giudici amministrativi «nel caso di specie il pur ampiamente discrezionale potere attribuito all'Autorità di pubblica sicurezza risulta correttamente e legittimamente esercitato - si legge nella motivazione - essendo chiari e inequivoci gli elementi sulla scorta dei quali l'ordinanza avversata risulta adottata. Osservato peraltro come i detti elementi, e cioè la circostanza inerente i disordini e gli episodi di violenza già accaduti in occasione dell'incontro di andata Napoli-Roma e le notizie e le informative acquisite dall'Autorità di pubblica sicurezza in ordine alla ragionevole previsione di un loro rinnovo in occasione della partita di ritorno Roma-Napoli, per la quale si è appunto disposto che l'incontro avvenfa senza pubblico sugli spalti, risultano concreti, precisi e circostanziati». Nella partita di andata infatti, l'8 dicembre scorso, lo stadio San Paolo del capoluogo campano fu scenario di una vera guerriglia, con quindici feriti, tutti poliziotti, e ventisette ultrà napoletani, fermati per tafferugli. Di qui la decisione del Prefetto di far disputare a porte chiuse il match di ritorno: «A Napoli - aveva spiegato Serra riferendosi alla partita di andata - ci sono stati incidenti molto gravi. Ci sono state anche minacce reciproche delle due tifoserie del tipo 'ci rivedremo a Romà». Infine i giudici amministrativi rilevano che «nella presente sede cautelare occorra anche comparare i più' interessi pubblici e privati coinvolti dall'ordinanza impugnata e - si legge - come appaia al Collegio, nello specifico, prevalente l'esigenza di tutelare l'interesse all'ordine ed alla sicurezza pubblica, tutela che appare adeguatamente garantita dall'ordinanza prefettizia in questione che impone di svolgere la partita senza pubblico sugli spalti». (antonio gaito)
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