Tanti hanno festeggiato il Napoli in giro per il mondo
Cronaca
24 Dicembre 2014 Fonte:
Corriere dello Sport
A New York, passando per la Svizzera, la Germania, la Gran Bretagna, arrivando fino a Tokyo ed anche a Sidne
E la festa esplode da Napoli a New York, passando per la Svizzera, la Germania, la Gran Bretagna, arrivando fino a Tokyo ed anche a Sidney. Una sbornia senza fine e senza confini. I circa sei milioni di tifosi partenopei sparsi per il globo non aspettavano altro che sprigionare quella gioia strozzata in gola per la conquista della Coppa Italia nella notte dell'Olimpico per i noti fatti che provocarono la morte di Ciro Esposito. L'aspettavano tutti e tutti hanno palpitato davanti alla tv finché non è stato trionfo. Il tripudio in due continenti, o meglio, nel mondo intero. Fuochi d'artificio, caroselli d'auto, feste improvvisate ed estemporanee durante tutta la notte lungo via Caracciolo ed in piazza Trieste e Trento ma per ore intere laddove era ancora giorno, mattina o pomeriggio. Sprazzi d'azzurro ovunque a testimonianza che il Napoli è già internazionale di suo e lo sta diventando a grandi falcate con De Laurentiis e Benitez.
LA GRANDE MELA. A Manatthan, le note de «'o surdato ‘nnamurato» durante la cerimonia di premiazione a Doha hanno invaso Broadway intera. Nel ristorante «Ribalta Pizza», tra Whashington Square e Union Squadre, la baldoria ha contagiato gli americani giovani e meno giovani che si trovavano a passare da quelle parti. Razzi luminosi, fumogeni, bandiere azzurro al vento. «What's happening?», chiedevano gli americani. Ed i napoletani, capeggiati da Luca Dombrè, uno dei soci fondatori del club Napoli New York, rispondeva in lingua:« Il Napoli ha battuto la Juve ed ha vinto la supercoppa Italiana». Come se fossero stati anche loro sul lungomare Partenope. Cori, battimani, lo stesso ritornello ripetuto più volte «Oj vita, oj vita mia». A LUCERNA. In Svizzera, il clou è stato registrato a Lucerna dove Stefano Fatigati e Luigi Costabile a fine partita hanno stappato spumante e volontà insieme a centinaia di napoletani radunati nello loro club e cantato a squarciagola cori pro-Higuain, pro De Laurentiis, pro Rafael ed anche cori di scherno nei confronti dei tanti tifosi juventini che lavorano da quelle parti e male avevano digerito la conclusione della sfida.
AD AUSBURG. A pochi chilometri da Monaco di Baviera, invece, ad Ausburg, fiumi di birra offerti da Ciro Cena nel cui pub decine di tifosi partenopei s'erano radunati per seguire la partita di Doha. Ed al termine fuochi pirotecnici nello spazio antistante il locale che è tapezzato di azzurro con i tedeschi particolarmente divertiti al punto da cantare anche loro in coro: «Chi non salta, juventino è». A Monaco di Baviera ha provveduto Roberto Scalese, insieme ad altri concittadini, a far sapere ai supporters del Bayern che il Napoli s'era aggiudicato la Supercoppa.
A LONDRA. A Notting Hill, nel cuore di Londra, il ristorante «Da Maria» è stato costretto a piazzare un altro televisore all'esterno del locale per consentire alle centinaia di napoletani di assistere alla gara e fare un tifo infernale fino all'esplosione di gioia dopo i rigori.
A TOKYO. In Giappone s'è fatto festa in alcune zone di Tokyo, ad Edogawa-ku e a Suginami-ku, dove si trovano diversi fan azzurri coinvolti qualche anno fa dalla tifosa storica Michiho Ando. Pizze gratis per tutti nel locale «Da Peppe» dove campeggiano bandiere azzurre, foto di Higuain accanto a quelle di Maradona. E persino a Sidney, come a Madrid, a Parigi, a Stoccolma, la conquista della Supercoppa Italiana da parte del Napoli ha scatenato piedigrotte grandi e piccole, comunque festeggiamenti in tutto il mondo anche perché dall'altra parte c'era la Juventus che vanta più fan e c'era da consumare la rivincita di Pechino.
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