Benitez: "Fellaini? Dipende dallo United"
Interviste
5 Agosto 2014 Fonte:
Corriere del Mezzogiorno
Il tecnico del Napoli, alla vigilia dell'amichevole con il Barcellona, parla anche di mercato
Rafa Benitez parla in conferenza alla vigilia di Napoli-Barcellona, amichevole di lusso che si giocherà a Ginevra dalle ore 20. Il tecnico degli azzurri fa il punto sulla squadra dopo il primo mese di ritiro: «Cosa significa affrontare il Barcellona? Devo dire che ho avuto tanto rispetto per il Barcellona perché è una squadra fortissima. Abbiamo giocato tante partite contro di loro a livello giovanile ai tempi del Real Madrid. È una partita diversa contro una squadra di altissimo livello. Loro hanno sempre avuto questa idea di gestire la palla e di fare un bel calcio. Il fatturato di una società aiuta tantissimo. Loro sono a 500 milioni ma il percorso deve essere questo. C'è ancora tanta distanza, al Nou Camp entrano 100mila persone e questo è anche un altro fattore. Il Napoli sta camminando in modo giusto ma è ancora lontano. Importanza dell'amichevole? Difficile dirlo, molti giocatori arrivano in ritardo dal Mondiale. Fernandez arriva oggi, lavoriamo costantemente ma i titolari stanno lavorando da poco e per loro sarà lo stesso. Così come con il Psg sarà solo un amichevole di preparazione verso il 19/20. Higuain? Viene con noi ma vedremo se potrà giocare qualche minuto».
BENITEZ SUL MERCATO - Poi sul mercato Benitez è molto chiaro: «Fellaini a Ginevra? Non parlare di mercato è difficile. Escono tanti nomi. Continuiamo a lavorare con quelli che abbiamo e questo vale sia per le voci in entrata che in uscita. Noi sappiamo cosa stiamo facendo ma dobbiamo continuare a lavorare. Tutti i nomi che escono sono veri al 10%. Per Fellaini dipende tutto dallo United, non da noi. Elezioni Figc? Ho troppo da fare con il Napoli e a pensare di migliorare questa squadra. Arriva Iniesta, non Tavecchio. Mi sono informato su quello che sta accadendo ma la mia responsabilità è per il Napoli. Non posso avere nessuna influenza su questa situazione. Per quanto riguarda il campo ci stiamo allenando bene, il problema è che se i giocatori arrivano tutti adesso bisogna ancora aspettare un po' per vedere dove siamo. Stiamo vedendo qualcosa di positivo. Oggi c'è stata la mentalità giusta ma se in una squadra di 11 ne mancano 3-4 non sappiamo dove siamo. Che centrocampista cerco? Serve un giocatore con la mentalità giusta per vincere. Poi possiamo parlare della qualità tecnica e di quella fisica. Ma serve la mentalità vincente. E con questo non ti ho detto niente, è il mio lavoro. Se arriva subito Fellaini non c'è problema ad inserirlo negli schemi. La cosa fondamentale è che devo fare la lista della Champions quindi non c'è molto tempo. Lui non ha giocato con lo United quindi dobbiamo aspettare un attimo e dobbiamo essere rispettosi. Aspettiamo che tornino in Europa e forse voi giornalisti potrete cambiare il titolo . Higuain pronto per l'andata del preliminare? Lui è tornato con molta voglia e anche in forma. Poi bisogna vedere in campo. Tante volte anche un giocatore all'80% può fare la differenza. Poi dipende da Michu, Zapata e Pandev che stanno lavorando con noi da tempo. Mascherano? Porta completamente chiusa. Ho parlato con lui grazie alla mia amicizia ma poi ho capito che era impossibile. Luis Enrique? Ho un buon rapporto con lui perché sono stato suo allenatore quindi ci parlerò. Cessioni? Parliamo con tutti, anche con i procuratori. Di Vargas e Zapata sono contento, Gargano ha mostrato carattere e personalità. Possono essere importanti per noi. Britos? Ho molta fiducia in lui e questa capacità di giocare come terzino sinistro è perfetta. Modulo Napoli? La squadra può modificarsi in corsa, non è importante lo schema, l'importante è capire cosa dobbiamo fare. Bisogna avere un po' di tempo per sviluppare certe soluzioni tattiche. Juve, Roma e Inter chi è la più pericolosa? Manca ancora un mese di mercato ma ciò che conta è il lavoro. Dobbiamo usare i giocatori che abbiamo ma un giocatore può fare la differenza anche tra quelli che abbiamo. Voglio comprare giocatori di qualità che possano migliorare la rosa ma bisogna fare in fretta anche perché non c'è più molto tempo. Roma e Inter sono fortissime, hanno cambiato rosa e dirigenza e anche gli staff. I nerazzurri sono molto pericolosi. Non dimentichiamo la Fiorentina ma queste tre, con la Juve, hanno un passo avanti rispetto alle altre»
|