Quando gli Higuain criticavano la Juve
Interviste
23 Luglio 2016 Fonte:
Gazzetta dello Sport
Quando era la rivale del Napoli, padre e fratello del bomber non usavano parole tenere nei confronti dei bianconeri
Higuain sta per passare dal Napoli alla Juventus. In questa scelta difficile ha avuto tutto il supporto della famiglia. Dal padre, che è una figura di riferimento per il Pipita, al fratello, che è anche il suo manager e ha condotto in prima persona la trattativa con il club bianconero. Quando la Juventus era la rivale del Napoli di Higuain però, proprio il padre e il fratello del bomber argentino non usavano parole tenere nei confronti dei bianconeri: «Rizzoli? Una squadra forte come la Juve non ha bisogno di simili aiuti - disse Nicolas Higuain dopo il derby Juve-Torino -. Il pareggio di Maxi Lopez è evidente, il guardalinee era perfettamente in linea e sul 2-2 e con un uomo in meno non so come sarebbe andato a finire il match. Mi fa pensare un male, sono sincero».
«JUVE AIUTATA» - Sulla sudditanza arbitrale, il suo pensiero Nicolas Higuain lo aveva espresso chiaramente: «Ci sono errori che pesano di più in certe situazioni perché se si sbaglia a dare un rigore sul 3-0 è diverso. Se si lavora per vincere lo scudetto, poi è ovvio che davanti a certe cose dici "mamma mia". Anche gli arbitri sono umani, ma diventa difficile quando poi sbagliano per una grande squadra».
IL PADRE JORGE - Anche il papà Jorge era stato chiaro nel commentare le quattro giornate di squalifica, poi ridotte a tre, inflitte al figlio per aver messo le mani addosso a Irrati: «Il Napoli non è una squadra aiutata come la Juventus - aveva detto - questo il giocatore lo percepisce, lo sente. Nella partita in cui è stato espulso ai partenopei hanno fischiato contro due rigori, cosa che ai bianconeri non sarebbe mai successa».
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