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Godiamocela!
Cronaca
29 Ottobre 2024 Fonte:
Il Mattino
Le luci a San Siro si accendono sulla prima della classe che porta qui, stasera, almeno 8mila tifosi. Se non di più...
«Godiamocela». Non è una passeggiata, ripete Antonio Conte ai suoi, come nessuna fino ad adesso e come sarà sempre da qui alla fine. Ma il Napoli deve vivere questa serata con il giusto equilibrio. È una super sfida, quella con i rossoneri, senza dimenticare un fattore fondamentale che non deve mancare mai: la fame. Le luci a San Siro si accendono sulla prima della classe che porta qui, stasera, almeno 8mila tifosi. Se non di più. Un'invasione azzurra che si è già intuita ieri notte, nella sede del ritiro azzurro, il glorioso Gallia, due passi dalla stazione Centrale, con il continuo viavai dei tifosi napoletani. Milan-Napoli è ancora una volta una sfida per il titolo, come negli anni ‘80 quando da una parte c'era la Ma.gi.ca e dall'altra il trio olandese ed era il nostro Real Madrid-Barcellona. E se non lo è, stavolta, è per colpa dei rossoneri che sono a 8 punti di distacco. Le stelle di oggi sono Kvara, Politano e Lukaku da una parte, Morata, Chukwueze e Pulisic dall'altra parte. Per definire la capolista di Conte serve uno sforzo perché l'apparenza inganna. Il guscio tattico, per esempio, dice poco: il Napoli ha varie forme, quindi è come se non ne avesse nessuno. E tutto dipende da dove si piazzerà McTominay. Talvolta seconda punta, altre volte trequartista ma magari pure mezzala nel 4-3-3. Le indicazioni sono chiare: ostinata protezione della propria porta, occupazione muscolare degli spazi, solidale disponibilità al sacrificio. Gli ordini sono chiari: fare con il Milan le stesse cose fatte fino ad adesso.
«Godiamocela». Ecco la parola d'ordine. Che serve a dare leggerezza. È stato Conte a definire questa gara come quella della verità. Ma ci sono pochi timori che questo Napoli possa soffrire di vertigini: più di mezza squadra è ancora quella dello scudetto e l'altra è composta da gente come Lukaku, Gilmour, Buongiorno e per l'appunto McTominay che hanno macinato un bel po' di esperienza a un certo livello. Aurelio De Laurentiis non ci sarà: continua la scelta del profilo basso, neppure più un tweet post-vittoria si concede. Mancherà con il Milan, la bestia nera che gli ha regalato la delusione più amara, l'eliminazione ai quarti di Champions. Talmente atroce, che quasi venticinque minuti del film del trionfo azzurro nel 2023 furono dedicati a quella debacle europea. Conte dixit: è il test della verità. Ma la verità è sotto gli occhi di tutti: il tecnico ha forgiato a martellate l'anima di una banda che aveva scordato come si fa a vincere e perdeva con la naturalezza con cui respirava. I frutti di questa educazione si sono viste nelle prime nove giornate di questo campionato, in cui il Napoli ha sofferto spesso ma ha ritrovato l'istinto vincente che aveva smarrito, quello che spinge i predestinati sul filo di lana. Se il Napoli arriva da primo in classifica in casa del Milan, è per il carisma di Conte e la perentorietà con cui ha De Laurentiis ha voluto Antonio per la ricostruzione.
Non si vincono per caso sette partite nelle ultime otto in Serie A. E Conte anche questo ha ricordato ai suoi prima di mettersi in viaggio. Non lo emoziona particolarmente mettere piede a Milano dove con l'Inter ha vinto lo scudetto. Ha nella mente solo il Napoli, nessuno tipo di altro pensiero. Compresi i fischi con cui i milanisti lo accoglieranno. Figurarsi. Vuole che i suoi diano il massimo, senza pensare alla classifica. Il filo che riunisce le perle del Napoli è facilmente riconoscibile: struttura solida, buona organizzazione, recuperata affidabilità difensiva, disponibilità al sacrificio. Vuole rivedere tutto. Il Milan è la prova del nove. Ma anche le partite con “le piccole” quelle che quando vinci hai fatto solo il tuo dovere. Oggi è una delle poche volte che anche un pareggio sarebbe una festa. Ma non è questa la mentalità di Conte che a ogni partita vuole aggiungere un sassolino alla montagna. Lobotka non c'è. Forse con l'Atalanta andrà in panchina. C'è ancora Gilmour. In porta Meret: il suo agente, Pastorello, in queste ore incontra il ds Manna. Potrebbe andare in porta con il rinnovo sotto al braccio.
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