Al Maradona contro il Lecce gli azzurri si prendono l'intera posta in palio grazie ad un gol di capitan Di Lorenzo
La decide il capitano. E se il Var annulla il primo gol di Di Lorenzo nel primo tempo, non può fare altrettanto in occasione del secondo sigillo a ripresa inoltrata. Il marchio del capitano su una partita tutt'altro che facile contro il Lecce. Il Napoli si prende l'intera posta in palio e si conferma in vetta alla classifica del campionato dopo nove giornate con 22 punti, centrando la quinta vittoria di fila al Maradona che coincide con l'ottavo risultato utile per la truppa di Conte. Un successo cercato e sofferto e per questo ancora più bello. Una vittoria importante alla vigilia di un tour de force che adesso dovrà affrontare il Napoli.
Per adesso però gli azzurri si accomodano in poltrona ed aspettano il risultato delle altre consapevoli che potrebbero addirittura aumentar il vantaggio in classifica rispetto alle prime inseguitrici. Al tempo. Conte preferisce far rifiatare Politano e Kvaratskhelia in attacco, lanciando dal primo minuto Ngonge e Neres. Confermato invece Lukaku al centro dell'attacco.
Il Lecce però cambia faccia al cospetto della capolista. Gotti preferisce infoltire il centrocampo e creare tanto traffico nella zona nevralgia, affidandosi ad un 4-5-1 molto coperto e provando a sfruttare la rapidità di Banda e Pierotti in contropiede. Il Napoli soffre la densità degli ospiti a centrocampo ma riesce comunque a sbloccarla con Di Lorenzo: il Var però strozza in gola l'urlo della rete al capitano (che sembrava fosse tenuto in campo da Gaspar).
Poco più tardi McTominay ben servito da Neres in sospensione di testa alza la mira. La partita si accende, ma soltanto a tratti. Il Napoli viene trascinato dai 50mila del Maradona. Il Lecce si affida alle ripartenze e Pierotti viene murato da Olivera in contropiede. Sul corner successivo Baschirotto la incorna (34'), ma Meret si salva d'istinto e sulla ribattuta ci pensa Buongiorno di testa a sventare a porta vuota. Nella ripresa la cambia Conte. Il tecnico as metà secondo tempo mette in campo tutto il suo potenziale offensivo: fuori Gilmour e Neres e dentro Raspadori e Kvaratskhelia, dopo che Politano aveva sostituito Ngonge. E Napoli a spiccata trazione anteriore.
La mossa è vincente e Di Lorenzo la sblocca finalmente sugli sviluppi di un angolo di Politano: McTominay la inzucca, Falcone smanaccia ma il capitano è il più lesto di tutti e la ribadisce in rete. Poco più tardi Raspsadori su appoggio di Lukaku ha sul destro la palla del raddoppio che la spedisce in curva A. Il Lecce resta in partita e crea più di un grattacapo agli azzurri (bravo Politano a evitare guai peggiori davanti a Meret). Conte rinfoltisce la mediana ed alza gli argini con Folorunsho (al posto di Lukaku). Nel recupero (4') gli azzurri badano al sodo, soffrono ma centrano il pokerissimo di successi al Maradona e si tengono la vetta della classifica in assoluta solitudine.