|
|
|
|
Il Napoli la ribalta ma quanta fatica
Cronaca
31 Agosto 2024 Fonte:
Il Mattino
Gli azzurri vanno sotto ma riescono con un micidiale uno-due a mettere al tappeto il Parma in pieno recupero
Il cazzotto lo ha preso, lo ha pure sentito per quasi tutta la partita, ma poi il Napoli è stato capace di un micidiale uno-due che ha messo al tappeto il Parma in pieno recupero. Proprio sul gong dell'ultimo round per rimanere in tema di boxe come piace al suo trascinatore. Secondo successo di fila per la truppa di Antonio Conte, ma quanta fatica.
Lukaku e Anguissa la ribaltano in extremis con i ducali in dieci e costretti a schierare un portiere improvvisato tra i pali. Tre punti pesantissimi prima della sosta e dopo la chiusura del mercato. Ma Conte ha ancora tanto da lavorare, considerando che per buona parte del match è stato costretto a subire il gioco di un Parma concreto e sbarazzino che ha spaventato i 50mila del Maradona.
C'è tanta intensità e traffico nella zona nevralgica e paradossalmente questo si rivela una sorta di tallone d'Achille alla distanza per gli azzurri. Il Napoli (3-4-2-1) gioca alto, anche quando lascia l'iniziativa o il possesso palla ai ducali (4-2-3-1) con la difesa che si ritrova spesso a metà campo. Il pressing azzurro però lascia a desiderare e crea una voragine a metà campo nella quale i ducali si inseriscono e cominciano a macinare legna e centrare legni.
E così nell'arco di neppure un giro di lancette, gli ospiti centrano prima la traversa (Kowalski) e poi anche un palo (Bonny). Il Parma taglia il centrocampo del Napoli che è un piacere, Lobotka non può coprire le voragini che si aprono da una parte e dall'altra e sugli esterni Mazzocchi e Olivera sono sistematicamente in affanno su Mihaila e Man. Gli ospiti mettono in campo una buona capacità di palleggio mista ad altrettanta personalità che quasi non ti aspetti. E invece i primi campanelli d'allarme si ravvisano con una squadra – il Napoli – spesso spezzata in due, terribilmente lunga, con i rifornimenti che diventano difficili.
Nell'ennesima incursione per vie centrali, il Parma trova il penalty (generoso) che porta al vantaggio. Una progressione impressionante di Sohm trova un'autostrada che parte dal casello del centrocampo ed arriva fin dentro l'area di rigore: quando il pallone finisce sui piedi di Bonny, Meret è costretto ad uscire: il francese gli frana addosso e per l'arbitro è rigore. Dal dischetto il numero 13 spiazza Meret (19'). La reazione degli azzurri è più d'istinto che di ragionamento. Ma i ducali non restano a guardare.
La squadra di Pecchia sa quello che fa e Bernabè mostra qualità e colpi anche dalla distanza: il suo sinistro spaventa Meret e fa la barba al palo. Quello di Politano nell'azione successiva finisce in curva B. Ancora Kvara solo Kvara (40') cerca il colpo d'incontro, ma trova il guantone di Suzuki. Nella ripresa Conte lascia negli spogliatoi Olivera ed inserisce Spinazzola. Il Napoli si piazza nella metà campo avversaria, prova qualche sprint con annesse conclusioni del solito Kvara mentre Raspadori prima viene murato e poi spara alle stelle su un delizioso lob di Spinazzola (11').
Il tecnico si gioca la carta Lukaku (accolto da un'ovazione del Maradona). Il belga ha subito sul sinistro la palla del pareggio che sbatte sul corpo di Suzuki prima di scoprire che la sua posizione era comunque in off side. È subito un altro Napoli. Quello di Conte. Quello che è capace di sollevarsi ed uscire dalle corde. Ed ecco il primo sussulto con la traversa di Buongiorno (21') sugli sviluppi di una punizione di Kvaratskhelia.
A quel punto il tecnico inserisce anche Neres, mettendo in campo tutto il potenziale offensivo di cui dispone. Il brasiliano preme sulla fascia, pecca di altruismo e poi costringe al giallo Suzuki in uscita disperata: il portiere era già ammonito e viene espulso. Non solo. Il Parma aveva appena effettuato tutti e cinque i cambi e così è Del Prato a vestire i panni del «portiere». Proprio nel finale arriva il penalty per fallo su Simeone (43'), poi annullato dal Var. Poco importa. Ci pensa Big Rom, alla sua maniera, a pareggiare i conti e fare esplodere il Maradona con un missile terra aria di sinistro. Poi ancora Neres vola sulla fascia pennella l'assist perfetto con Anguissa che sale fino in cielo e la inzucca per il successo. Non è finita. Ci vuole un miracolo di Meret (su Almqvist) per mettere in cassaforte i tre punti. Ma quanta fatica.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
I Google Alert vengono in- viati via e-mail per segna- lare i nuovi articoli pubbli- cati su SoloNapoli.com
|
|
|
|
|