Napoli-Fiorentina: i voti agli azzurri
Cronaca
8 Ottobre 2023 Fonte:
CalcioNapoli24
Il giudizio su giocatori e allenatore dopo la sconfitta al Maradona
Meret 5 - Reattività mediocre sul palo di Martinez Quarta e sul sinistro di Brekalo che gli passa fra le gambe. Da quel momento in poi sembra perdere certezze, i centrali non lo aiutano e Ikoné lo grazia con un destro sul palo. Immobile, come i suoi compagni, sull'1-2 di Bonaventura. L'1-3 di Nico Gonzalez è accademia delle belle arti, resta immobile e attende il fulmine dell'argentino.
Di Lorenzo 6 - Occasionisssima in avvio, non centra la porta. Spinge con una certa costanza, non sempre con i risultati giusti.
Ostigard 5,5 - Un retropassaggio maldestro che regala un corner alla Fiorentina, nell'uno contro uno con Nzola in avvio di ripresa preferisce correre all'indietro e non affrontarlo vis-a-vis. Sull'1-2 di Bonaventura la palla gli va alle spalle.
Natan 5,5 - Mura un sinistro di Parisi, Nzola è uno spauracchio così come il pressing avversario che lo tiene bassissimo. Ikoné è a due metri e lui non dovrebbe permettergli di tirare. Una scivolata su Kayode strappa applausi, Bonaventura gli è davanti sull'1-2 così come Nico Gonzalez nel finale.
Mathias Olivera 6 - Servito bene in corsa, per provare a creare con Kvaratskhelia sulla fascia: spinge bene, ma Kayode fa buona guardia. Non molla,
Anguissa 6 - Dura mezz'ora, sbaglia pochi palloni ma pochi sono anche gli spazi che gli spuntano davanti. (Dal 31' Raspadori 5 - Entra come se volesse spaccare il mondo, ed Arthur: lo segue a vista. Dovrebbe fare da tramite tra centrocampo ed Osimhen, in realtà Garcia si rimangia l'idea e lo manda a destra. Da solo. Nel finale serve Simeone ma forse poteva pure tirare. Sballottolato, cambi di gioco imprecisi)
Lobotka 5,5 - Arretra tantissimo per avvia l'azione, serpentina travolgente al 28' che si conclude con un tiro centrale. Il pressing di Italiano lo porta a giocare quasi da centrale con Ostigard e Natan ai lati. (Dal 79' Gaetano SV - Il sinistro finale non trova il giro giusto)
Zielinski 6 - Poco incisivo nel contrasto con Martinez Quarta che porterà allo 0-1. Con l'ingresso di Raspadori ha enormi praterie da dover coprire, lui ci prova sputando polmoni e cercando di rompere le linee. (Dal 79' Lindstrom SV)
Politano 6 - Poteva accorgersi di Brekalo sul gol? Lavora con Osimhen e Kvaratskhelia in ripartenza, anche a costo di girare al largo per portarsi a sinistra. Tirato via, non è contento. (Dal 57' Cajuste 6 - Fisicamente è pimpante, spazia molto sul campo, dà ordine dopo 25 minuti dal ko di Anguissa)
Osimhen 6 - Salva sulla linea una sforbiciata iniziale su corner viola, serve in modo altruista Politano in area, poi è una presenza svagata troppo distante dai compagni. È un falco sul rigore che va a guadagnarsi e a segnare, molto meno rapace al 59' dopo aver recuperato palla. Il suo gol prolunga l'agonia. (Dal 79' Simeone SV - Un colpo di testa nel finale)
Kvaratskhelia 6 - Va via nell'oscurità con un dribbling al 5', dieci minuti dopo si accentra ed un avversario gli si para davanti. Ci prova quando è a 60 metri dalla porta, anche accentrandosi. Più che essere fumoso, come tanti, è come se si mettesse in proprio: come a dire, almeno esco dagli schemi (?) e provo la mia.
Garcia 4,5 - Al top per possesso palla e pressing, poi basta un dettaglio per mandare tutto in salita dopo il gol di Brekalo. Italiano lo pressa in modo tale da mandarlo in difficoltà per andare in avanti, ad esempio l'azione dello 0-1. I suoi alzano il pressing, trovano occasioni senza mai concretizzarle. Con l'ingresso di Raspadori costringe Lobotka-Zielinski agli straordinari a centrocampo, giocandosi la carta di un equilibrio più offensivo ma rischioso: il primo pressing è sistematicamente superato dai viola. Osimhen riprende per i capelli il match, la Fiorentina ha il controllo del gioco. Si rimangia l'idea Raspadori togliendo Politano per Cajuste (non era meglio farlo prima?), la Fiorentina lo buca con merito in un'azione dove più di un avversario ha troppo spazio in cui muoversi e girarsi verso la porta. Il Napoli in apnea fatica a trovare misure e posizioni in campo (ad un certo punto l'idea principale è un singolo che rompa la linea e corra in avanti palla al piede), la gestione dei cambi è deprecabile e nel finale va in panic mode: Cajuste-Gaetano centrali, Raspadori subito dietro Simeone. Con Italiano che si chiude giustamente dietro. Il passo indietro è evidente, nel gioco più che nel risultato: sarà una sosta non semplice da attraversare, ma ha deciso lui le mosse contro la Fiorentina. I fischi sono meritati. (claudio russo)
|