Sarri: "Cali di tensione quando dominiamo"
Interviste
29 Ottobre 2017 Fonte:
Gazzetta dello Sport
"Perdiamo la percezione di poter subìre, solo perchè crediamo di aver già messo sotto l'avversario"
Non è una febbre da scudetto, e nemmeno da Champions, quella che colpisce Sarri dopo la vittoria col Sassuolo e prima dell'incrocio col City. E' una febbre vera e propria, che spinge il tecnico del Napoli a "marcare visita" con le tivù: Sarri però parla in conferenza stampa.
SCUDETTO E CHAMPIONS — "Scudetto? È presto, ora l'unica cosa in cui credere è la partita di mercoledì contro il City. Non dobbiamo pensare a domenica prossima, sappiamo che sarà durissima anche credendoci e facendo una grande partita. Se la Champions è una complicazione per noi? Sarebbe eccessivo: farne parte è motivo d'orgoglio, visto che parliamo della competizione più importante d'Europa. Dal punto di vista conscio e razionale la Champions è un orgoglio, poi è chiaro che nell'inconscio possiamo pensare di avere poche possibilità di vincerla. Ma ripeto: definirla complicazione sarebbe ingeneroso".
FORMA E CALI — Anche oggi la squadra ha creato tante occasioni e mostrato una buona forma: "Stiamo bene, la quantità di corsa è la stessa della scorsa stagione, ma c'è più qualità e accelerazione. Abbiamo alternato tre-quattro giocatori nelle ultime gare, cerchiamo di risparmiare minuti quando possibile". La pecca è nel gol subito: "Nel momento in cui dominiamo soffriamo di cali di tensione. Ci era successo a Genova e ci è accaduto oggi, ma era incredibile che finisse 1-1. A volte abbiamo un predominio talmente elevato che ci porta a perdere il senso del pericolo, dobbiamo smettere questo atteggiamento. E' uno dei margini di crescita di questa squadra".
QUOTA 90 — Dopo 10 vittorie e un pareggio nelle ultime 11 è tempo di fare tabelle? "Sarà difficile che le squadre di alta classifica tengano questo ritmo fino alla fine, ma la sensazione è che per lo scudetto bisognerà andare oltre i 90 punti. Credo che le squadre di medio-basso livello poi si assesteranno e ad un certo punto diventeranno più sporche e cattive, si rallenterà un po' tutti".
MESSAGGI — E a chi gli chiede se non parla di scudetto risponde: "A Firenze si dice 'Sai una sega te di cosa dico io alla squadra'. Quando rispondo a voi io non rispondo a voi, ma mando anche messaggi ai miei giocatori".
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