Il Napoli cala un tris al debutto
Cronaca
19 Agosto 2017 Fonte:
Mediaset
A Verona gli azzurri dominano e passano con un'autorete di Souprayen e i gol di Milik e Ghoulam. Nel finale accorcia Pazzini su rigore
Il Napoli comincia nel migliore dei modi il suo campionato. Gli azzurri rispondono alla Juventus con un secco 3-1 al Verona. Al Bentegodi il match si sblocca al 32' grazie a una sfortunata autorete di Souprayen dopo un'uscita a vuoto di Nicolas. Al 39' il raddoppio di Milik, servito al bacio da Insigne, il migliore dei suoi. Al 62' Ghoulam segna il suo primo gol in Serie A e cala il tris. Nel finale espulso Hysaj e gol su rigore di Pazzini.
La Juve chiama e il Napoli prontamente risponde. Non fa una grinza la vittoria di Hamsik e compagni al Bentegodi, una gara dominata per lunghi tratti e che li ha visti in difficoltà solo a inizio e fine ripresa. Al solito bel gioco, si è unita anche un po' di fortuna che nel calcio non guasta mai, come nell'occasione dell'autorete di Souprayen che ha sbloccato il match poco dopo la mezzora. Con Mertens in panchina per più di un'ora, ci ha pensato Insigne a fare impazzire la difesa scaligera e a regalare un delizioso assist a Milik: il polacco, in crisi, aveva davvero bisogno di ritrovare la via del gol. Non sono tutte rose e fiori per Sarri, che nel secondo tempo se l'è presa con i suoi: l'espulsione di Hysaj ha complicato il finale di una gara sempre saldamente in pugno. Ancora sottotono capitan Hamsik, come al San Paolo contro il Nizza: lo slovacco non ha ancora trovato una condizione decente. Sempre prezioso Mertens, uscito dolorante per un duro colpo subito alla caviglia da Romulo nel finale: non dovrebbe essere nulla di grave.
Rispetto al match contro il Nizza, Sarri cambia quattro uomini: in difesa Chiriches fa rifiatare Albiol, chiavi del centrocampo affidate a Diawara (Jorginho in panchina) mentre Zielinski viene preferito ad Allan. In attacco Mertens, il migliore nel playoff di Champions, lascia il posto a Milik. Fanno rumore le scelte di Pecchia (due anni sotto il Vesuvio come assistente di Benitez), che schiera il suo Verona con il 4-3-1-2 e lascia in panchina Pazzini, l'uomo che con i suoi gol ha riportato l'Hellas nel calcio che conta. In attacco Cerci e Verde supportati da Bessa.
Il copione della gara è chiaro sin dalle prime battute, con il Napoli che fa la partita e il Verona chiuso nella sua metà campo pronto a ripartire in velocità con Verde e Cerci. Insigne conferma l'ottimo stato di forma e nei primi 20' sollecita più volte Nicolas: al 3' l'occasione più pericolosa, con il numero 1 brasiliano bravo a respingere in tuffo. I padroni di casa fanno fatica a impensierire la retroguardia partenopea e solo al 24' arriva la prima azione degna di nota, quando Romulo va sul fondo e mette indietro per l'accorrente Bessa che non trova la porta. Ci prova anche Callejon, ma lo spagnolo calcia debolmente verso Nicolas. "La fortuna aiuta gli audaci" recita un vecchio detto e al 32' gli azzurri sbloccano la gara: corner di Callejon, Nicolas esce a vuoto, la palla carambola sul piede di Souprayen e termina in fondo al sacco. Fabbri chiede il Var e poi assegna il gol. Il gol è come un pugno al mento per il Verona e mette le ali al Napoli. Lo scatenato Insigne al 39' confeziona un assist al bacio per Milik, che in diagonale fa ancora secco il portiere scaligero, questa volta esente da colpe. Un piacere per gli occhi quando gli uomini di Sarri possono distendersi in avanti. E per il tecnico la buona notizia del ritorno al gol del polacco (l'ultimo il 23 aprile contro il Sassuolo), disastroso nei 20' minuti contro il Nizza.
Alla ripresa Pecchia non cambia uomini, ma fa qualche accorgimento: Bessa arretra sulla linea dei centrocampisti e Romulo viene spostato più avanti nel nuovo 4-3-3 con Cerci falso nove e Verde a sinistra. Grazie a un calo di tensione del Napoli, i gialloblù prendono coraggio e mettono alle corde l'avversario: Reina è super al 53' sul diagonale di Verde. Sarri è una furia in panchina e prova a scuotere i suoi ragazzi, decisamente sottotono dopo l'intervallo. Urla che giungono alle orecchie di Hamsik e compagni: prima Chiriches sfiora il gol di testa, poi al 62' Ghoulam è il più lesto dopo un uscita a valanga di Nicolas su Mertens. Insigne meriterebbe la gioia del gol personale, ma prima Heurtaux salva sulla riga, poi il portiere verdeoro alza sopra la traversa. Sembra tutto facile per gli ospiti che si complicano un po' la vita nel finale, quando Hysaj stende Bessa lanciato verso Reina: rigore e rosso. Pazzini trasforma e ha qualcosa da dire a Pecchia che lo ha tenuto in panchina per 62 lunghi minuti. Tremano un po' le gambe (anche stanche) al Napoli, che rischia grosso su un colpo di testa di Caceres. Nei 4' di recupero non succede più nulla: Sarri vince con merito per la prima volta alla guida dei partenopei la prima di campionato e dà il la alla lunga volata con la Juventus.
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