Reja: "Mi manca l'affetto della gente"
Interviste
22 Aprile 2009 Fonte:
Pianeta Napoli
"Con l'Inter spero si ripeta lo score degli anni scorsi quando in notturna non ce n'era per nessuno"
Ad Edy Reja il Napoli è rimasto nel cuore. Nonostante tutto. Ed anche adesso che con Donadoni gli azzurri continuano a fare male, il tecnico goriziano preferisce non mettere il coltello nella piaga. "Penso che Donadoni stia facendo molto bene, stia lavorando e proiettando il Napoli verso il futuro, non tanto sull'attuale. - ha detto Reja a 'Sky' - Mi manca l'affetto della gente. Ho sentito un grandissimo affetto che non speravo assolutamente, questo mi gratifica di cinque anni di soddisfazioni, ma anche di grandi sacrifici, di grandi critiche, perché per chi fa il mio lavoro le critiche sono all'ordine del giorno". Reja sta già pensando al futuro. "Ho iniziato a fare l'allenatore a 33 anni, adesso ne ho 63, sono 30 anni che faccio il tecnico, chiaramente un po' mi manca attualmente, però il tempo passa, gli anni passano, un po' di riposo non è che faccia male. Dopo un periodo di riflessione e di riposo eventualmente valuteremo altre opportunità, compresa forse anche quella del Napoli, se ci sarà, se il presidente De Laurentiis e Marino saranno d'accordo". Domenica c'è Napoli-Inter: lo scorso anno fu un trionfo azzurro. "Sì, è stata bellissima, una sensazione straordinaria, ma anche contro la Juve e la Fiorentina abbiamo disputato gare straordinarie, in modo particolare al San Paolo, soprattutto in notturna. Con l'Inter mi auguro che si possa mantenere lo score degli anni precedenti: quando giocavamo in notturna e non ce n'era per nessuno perché vincevamo tutte le gare. L'augurio che faccio ai napoletani e in modo particolare a Donadoni è che vinca questa gara e che possa assaporare il piacere di questo pubblico straordinario. Nel Napoli punto su Lavezzi, perché soprattutto nel girone d'andata è stato il giocatore che ha avuto un rendimento straordinario, con dei mezzi e delle accelerazioni veramente entusiasmanti. Mi piacerebbe che in questo scorcio finale di campionato ritornasse ad essere quello che è stato nel girone d'andata". (mario parisi)
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