Operato tifoso del Napoli colpito da petardo a Pescara
Cronaca
26 Novembre 2006 Fonte:
Il Mattino
Per un'emorragia cerebrale ed una frattura all'osso temporale
Pescara. Grave incidente per Gianluca Chiagas, tifoso napoletano di venticinque anni: è stato operato nel reparto di neurochirurgia dell'ospedale Spirito Santo per un'emorragia cerebrale ed una frattura all'osso temporale. La prognosi, ovviamente, è riservata. Inizialmente, si era pensato di non dover ricorrere all'intervento chirurgico in quanto Gianluca era giunto vigile in ospedale, ma in serata si è deciso di portarlo in camera operatoria. L'intervento è stato lungo e complicato, anche per ridurre la frattura. Subito dopo Gianluca Chiagas è stato ricoverato in rianimazione. Questa la dinamica che è stata fornita dal questore Dante Consiglio e dai suoi uomini del grave incidente capitato al venticinquenne tifoso del Napoli. Prima dell'incontro si sono registrati tafferugli al di fuori del settore riservato ai fans del Napoli. Si sono verificati scontri, e si è reso necessario il lancio di lacrimogeni. Il dramma, secondo il racconto della polizia, si è consumato quando Gianluca Chiagas è caduto da un muretto alto oltre un metro finendo con la testa su uno dei gradoni dello stadio di Pescara. Poco prima era stato lanciato un petardo che avrebbe colpito il tifoso alla tempia. Comunque, sono in corso ulteriori indagini per verificare nei dettagli quanto è accaduto, l'episodio che ha provocato la caduta, che ha fatto sì che il giovane napoletano riportasse la frattura dell'osso temporale e un'emorragia cerebrale. Il dramma vissuto da Gianluca Chiagas è solo l'aspetto più terribile di un'altra giornata di guerriglia urbana causata da delinquenti che sono andati allo stadio soltanto per creare incidenti. Alla fine, il bilancio che si registra è di nove feriti: un altro napoletano, un pescarese, cinque poliziotti e un finanziere. Inoltre, un ultrà azzurro è stato arrestato (è stato fermato mentre lanciava pietre contro le forze dell'ordine). Ancora, due sono i fermati, mentre quattro auto sono state date alle fiamme dai teppisti. Una di queste, appartenente alla polizia, è esplosa dopo il lancio al suo interno di una bomba carta. Due le versioni che sono state fornite sull'auto della polizia distrutta. La prima: sarebbe rimasta bloccata in un corridoio, tra un muro e altre auto parcheggiate, quando è stata raggiunta da un gruppo di teppisti che hanno lanciato al suo interno una bomba carta (a stento i poliziotti sono riusciti a salvarsi gettandosi dai finestrini e rimanendo lievemente feriti). La seconda: l'auto sarebbe stata centrata dalla bomba scagliata da un pullman con a bordo un gruppo di tifosi napoletani. Sta di fatto che la vettura si è aperta come una scatola di latta e i poliziotti si sono salvati solo grazie alla loro agilità. Delle altre tre auto bruciate dai teppisti nelle vicinanze dello stadio, una è di proprietà di un napoletano residente a Pescara, che lavora in un bar.
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