Napoli-Monza: le probabili formazioni
Cronaca
29 Settembre 2024 Fonte:
Area Napoli
La squadra azzurra è chiamata a una nuova prova di maturità specie nell'approccio alla gara, data la superiorità di cifra tecnica di cui può godere
Allo stadio Diego Armando Maradona arriva il Monza, penultimo in classifica, unica squadra insieme al Cagliari a non avere ancora vinto in campionato. Allo stesso tempo i lombardi in trasferta non hanno ancora perso, collezionando due pari nelle due gare in terra toscana ad Empoli e Firenze. Il Napoli è chiamato a una nuova prova di maturità specie nell'approccio alla gara, data la superiorità di cifra tecnica di cui può godere nei riguardi dei brianzoli.
COME CI ARRIVA IL NAPOLI. La squadra di Conte vanta una serie aperta di cinque gare utili di fila in cui, Coppa Italia inclusa, ha collezionato quattro vittorie e un pareggio, quattro clean sheets, di cui tre consecutivi, quattrodici reti all'attivo e una sola, su rigore dubbio, al passivo. Numeri che iniziano a essere importanti, ma che acquisirebbero ulteriore significatività in caso di vittoria casalinga contro il Monza di Nesta. Quello che colpisce in positivo specie noi addetti ai lavori quest'anno, è una grande qualità nella preparazione tattica delle gare e anche nel lavoro di approccio mentale alle gare. Quest'ultimo dettaglio potrebbe risultare determinante in una gara come quella contro i brianzoli in cui l'analisi delle metriche delle due contendenti mostra uno squilibrio importante a vantaggio dei partenopei. Numeri che, seppur ancora giovani, iniziano a diventare tendenza.
In tema di scelte di formazione, dopo le ultime uscite, Conte dispone di tante opzioni e la gara di Coppa Italia ha fornito al tecnico salentino importanti conferme in merito alla forza e alla profondità della rosa a disposizione. Importante il dato in merito ai giocatori mandati in gol in questa stagione, ben dieci in sole cinque gare, autentico record. Il recente cambio di sistema di gioco, esibito anche nella gara contro il Palermo, ci induce a credere che, anche in considerazione delle caratteristiche degli ospiti, possa trovare conferma ulteriore contro il Monza. Dunque rivedremo il sistema di base di partenza che sarà un 4-1-4-1, con Lukaku e altri quattro invasori Politano, Anguissa, McTominay e Kvaratskhelia, che in fase di non possesso si alzeranno a pressare sull'impostazione avversaria. Un sistema che, in fase di non possesso con linea di pressione iniziale aggirata, diventa un 1-4-5-1 o anche 1-4-4-1-1 con Kvara o Lukaku disposti in smarcamento preventivo per una eventuale ripartenza repentina in transizione primaria in caso di riconquista del pallone.
Nonostante la buona gara di quasi tutti i dieci undicesimi “nuovi” in Coppa, riteniamo che Conte si possa affidare alla stessa formazione di Torino, fatta eccezione ovviamente per Meret i cui guai agli adduttori lo costringeranno ai box per circa un mese ancora. Vedremo dunque tra i pali l'ottimo Caprile, la linea difensiva a quattro composta da destra verso sinistra da Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno e Olivera, con quest'ultimo in leggero ballottaggio con il redivivo Spinazzola. Lobotka agirà in posizione centrale davanti alla difesa, mentre i quattro dietro alla punta Lukaku, saranno Politano, Anguissa, McTominay e Kvaratskhelia, evidenziando che l'estrema fluidità voluta dal tecnico partenopeo potrà portare i cinque invasori azzurri a continui scambi di posizione sia tra i due trequartisti laterali, che tra Lukaku e McTominay, il quale potrebbe assumere in diversi frangenti una posizione anche più avanzata del centravanti belga abbassatosi per legare il gioco e creare lo spazio per le scorribande delle mezze ali. La stessa interscambiabilità potremmo osservarla per i due mediani, Lobotka e Anguissa, che raramente saranno disposti in orizzontale, ma quasi sempre in verticale l'uno rispetto all'altro.
NAPOLI (1-4-1-4-1): Caprile; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Olivera (Spinazzola); Lobotka; Politano, Anguissa, McTominay, Kvaratskhelia; Lukaku. All. A. Conte.
COME CI ARRIVA IL MONZA. Il Monza, come tante altre compagini di quest'anno, vive una rifondazione tecnica iniziata con la sostituzione del bravo Palladino accasatosi alla Fiorentina, con Alessandro Nesta, reduce dall'undicesimo posto conquistato in cadetteria con la Reggiana nella passata stagione. I brianzoli hanno perso due pedine fondamentali come il portiere Di Gregorio migrato alla Juventus e il fantasista Colpani che ha seguito Palladino a Firenze. Inoltre molti sono stati i prestiti giunti a scadenza, elementi come i centrocampisti Akpa-Akpro e Machin, l'esterno Zerbin, il fantasista Valentin Carboni e l'attaccante scuola Milan Lorenzo Colombo.
Ecco che di fronte a questa autentica migrazione di massa la società brianzola ha operato sul mercato provando a cercare profili per mantenere un organico e un sistema di gioco simili a quelli consolidati dal tecnico uscente. Sono arrivati in prestito i portieri Turati e Pizzignacco, il centrocampista viola Alessandro Bianco e la punta ex Napoli Petagna, mentre a titolo definitivo ecco i trequartisti Daniel Maldini e Forson (Manchester United), oltre a Sensi in mezzo al campo e a Kyriakopoulos come esterno sinistro.
Il Monza ha incontrato molte difficoltà in queste prime giornate di Serie A. Nesta ha mantenuto l'impianto tattico di Palladino, ma la squadra fatica moltissimo soprattutto in attacco.
A livello tattico è una squadra che assomiglia molto ancora a quella di Palladino. Il sistema di riferimento è il 3-4-2-1, interpretato con grande ricerca del possesso basso e dello sfogo sugli esterni. Un sistema comunque molto fluido nella trequarti, dove uno dei fantasisti sale ad affiancare l'attaccante portando il sistema a diventare un 3-4-1-2.
Due giocatori si sono messi particolarmente in mostra in queste prime uscite, e sono Kyriakopoulos e Maldini. Il greco chiamato spesso in causa su più fronti del gioco, è dotato di ottima gamba e lavora in perfetta sinergia con il trequartista di riferimento mettendo pressione sulla fascia sinistra. Molto importante anche il suo apporto in fase di costruzione in cui si abbassa da quarto sulla mediana composta da Pessina e Bondo per impostare il gioco.
Daniel Maldini è forse il giocatore maggiormente rappresentativo col “vecchio” Djuric di questo nuovo Monza. Il fantasista scuola Milan lega il gioco, svolge un ottimo lavoro di connessione tra il centrocampo e la linea offensiva e spazia sull'intero fronte donando linfa alla squadra in virtù delle sue qualità di visione di gioco, creatività e vena realizzativa. Solitamente affiancato da Caprari o Dany Mota, con Djuric come riferimento avanzato, trae giovamento dai movimenti di quest'ultimo.
Dal punto di vista della fase difensiva il Monza ha mostrato lacune non indifferenti, con i terzi di difesa spesso in difficoltà specie a confronto con esterni avversari veloci, e solo in parte l'aiuto di Kyriakopoulos e Birindelli oppure Pedro Pereira ha mitigato le difficoltà. Molto meno efficace è risultato invece l'aiuto di Pessina e Bondo in fase difensiva, troppo spazio lasciato alle incursioni e alle conclusioni dei centrocampisti opposti. Nesta sta lavorando per trovare continuità nei novanta minuti e prolificità in zona offensiva, facendo leva su pedine di buon livello e di conclamata esperienza come gli ex interisti Gagliardini, D'Ambrosio e Sensi, ma anche su talenti come Samuel Vignato e su elementi ancora tutti da scoprire, come Alessandro Bianco, già con Nesta a Reggio lo scorso anno, e Omari Forson, elemento dotato di ottimo potenziale. Il tecnico dei brianzoli sta cercando soluzioni alternative in avanti e nell'ultima gara giocata in Coppa Italia e vinta per tre reti a una contro il Brescia ha schierato a sorpresa da quarto a destra Kevin Martins, diciannovenne figlio d'arte (ricorderete il papà Oba Oba Martins con la maglia dell'Inter) ragazzo che milita nella Primavera, molto veloce e capace di dare uno sfogo diverso alla manovra offensiva. Per quanto riguarda la probabile formazione, diverse indisponibilità per Nesta, che dovrà fare a meno di Dany Mota, oltre che di Cragno, Vignato e Sensi, mentre risulterebbe recuperato Birindelli e forse Ciurria. Tuttavia difficile che questi ultimi possano trovare impiego dall'inizio, per cui dovremmo vedere Turati tra i pali, linea di difesa a tre con Izzo, Pablo Marì e Carboni, in ballottaggio con il recuperato Caldirola, i quattro in mezzo al campo dovrebbero essere, da destra verso sinistra, Pedro Pereira, Pessina, Bondo e Kyriakopoulos. Alle spalle della punta Djuric i due trequartisti Daniel Maldini e Caprari.
MONZA (1-3-4-2-1): Turati; Izzo, P. Marì, Carboni (Caldirola); P. Pereira, Pessina, Bondo, Kyriakopoulos; D. Maldini, Caprari; Djuric. All. A. Nesta.
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