Il figlio del Matador firma con il Napoli
Cronaca
2 Settembre 2023 Fonte:
Il Mattino
Lucas Cavani si legherà al Napoli solo per una stagione, perché sotto i 14 anni i contratti non possono durare più di 12 mesi
La dinastia dei Cavani nel Napoli si allunga. Merito di Lucas Cavani, 10 anni compiuti lo scorso marzo, che ieri ha firmato il suo primo contratto da nuovo calciatore del Napoli. Lo ha fatto in compagnia della mamma Maria Soledad e di Rossano Vettosi il suo allenatore - oramai ex - che lo ha cresciuto con la scuola Calcio Petrarca. L'arrivo di Lucas - secondogenito di Edinson Cavani - al Napoli era nell'aria già dalla scorsa stagione. Sì, perché il talento del figlio d'arte non poteva sfuggire all'occhio del settore giovanile azzurro. Eppure l'operazione si è concretizzata solo nella mattinata di ieri, quando negli uffici dei campi Kennedy è arrivata la firma. Lucas Cavani si legherà al Napoli solo per una stagione, perché sotto i 14 anni i contratti non possono durare più di 12 mesi, ma l'idea del Napoli è quella di creare un sodalizio forte e duraturo con il ragazzino. Fino allo scorso anno giocava a calcio a 5, al massimo a 7, mentre ora è pronto per il grande salto nel campo più grande, dove si gioca 9 contro 9. «Con noi giocava esterno d'attacco sia a destra che a sinistra», spiega Rossano Vettosi. «Ma ora, sul campo più grande, potrà fare l'esterno d'attacco o a centrocampo». Ovviamente l'emozione di Lucas per l'inizio della nuova avventura è stata tanta. «Era felicissimo», spiega ancora Rossano Vettosi, che ha accompagnato il piccolo calciatore anche in questo primo passo della nuova vita nel Napoli. Ed emozionato è stato anche papà Edinson, al quale Lucas ha subito videochiamato per raccontare questa giornata da sogno. L'ex bomber azzurro, ora numero 10 del Boca Juniors, si è commosso davanti alle immagini della firma del figlio con il Napoli e non è riuscito a nascondere la propria felicità per un passo così importante. «Lucas è un bambino molto allegro. Vive il calcio con il divertimento ma ha qualcosa nel sangue che loro chiamano garra: non vuole perdere mai», aggiunge ancora Rossano Vettosi che poi specifica. «La cosa più bella è che fino a questo momento non ha mai sentito il peso del cognome che porta. Chissà, ora che è un giocatore del Napoli qualcosa potrebbe cambiare, ma ma sono sicuro che resterà il ragazzino allegro e sorridente che ho conosciuto in questi anni. Di sicuro ci ha promesso che ci verrà a trovare spesso», d'altra parte la scuola calcio Petrarca è stata un po' la seconda famiglia per il piccolo Lucas. «Ce lo siamo cresciuti. È arrivato quando aveva meno di 4 anni. Era con suo fratello Bautista, che è più grande. E da quel momento non ci ha lasciato».
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