Ferlaino: "Sono stato il suo carceriere"
Interviste
26 Novembre 2020 Fonte:
Sky
"Lo volevano a Marsiglia e Tapie mi disse che avrebbe mandato un assegno nel quale avrei solo dovuto mettere la cifra"
Del rapporto con Maradona ha parlato Corrado Ferlaino, il presidente del Napoli portato al trionfo dal campione argentino alla fine degli anni '80. Intervistato dal Corriere dello Sport, Ferlaino ha ricordato il primo incontro con il Pibe de Oro: "Il suo manager di allora mi portò a casa di Diego, a Barcellona. Dicemmo pochissime parole, ci fu molto silenzio. Lui era imbarazzato perché si trovava di fronte al presidente del Napoli, io ero timido perché avevo davanti quello che sarebbe diventato il calciatore più forte di tutti i tempi. Sentivamo che stavamo per fare il colpo de secolo, bastava leggergli negli occhi quel desiderio di mostrare a tutti chi fosse. Per questo dico che è inutile fare paragoni o dualismi: non c'è stato un altro Maradona e non nascerà mai nessuno che gli somigli". Alla fine il rapporto si incrinò: "Questa cosa l'ho già detta e la ripeto: sono stato il suo carceriere. E un genio del genere, ovviamente, a un certo punto vuole essere liberato da quella che sembra una prigione, magari cercando nuove ispirazioni altrove. Lo volevano a Marsiglia e Tapie mi disse che avrebbe mandato un assegno nel quale avrei solo dovuto mettere la cifra. Quando arrivò la busta, io strappai tutto. Non avevo nessuna intenzione di venderlo, anche se intuivo che quell'epoca sarebbe finita. Ma ci siamo goduti il campione finché è stato possibile e alla fine abbiamo pure vinto nuovamente il campionato".
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