Voci dal Forum: Segno inequivocabile
Cronaca
21 Gennaio 2020 Fonte:
Forum SoloNapoli - Dario
Al San Paolo si è rivisto il Napoli, o almeno si è rivisto lo spirito battagliero
Questa sera possiamo dire, senza paura di essere smentiti, che si è rivisto il Napoli, o almeno si è rivisto lo spirito battagliero. Abbiamo sofferto, è vero, ma abbiamo anche fatto soffrire. Siamo stati fortunati, è vero, specialmente con il rigore di Immobile, ma bisogna pur dire che la Dea era in pesante debito con noi. Si è rivisto, poi, Insigne e quello di stasera è quello che vogliamo sempre vedere. Si sono visti, infine, i due nuovi acquisti: Demme e Lobotka. Il primo per tutta la partita, ed è stato un bel vedere; il secondo per una decina di minuti, ma bastati per capire che non si tratta di un pacco, come qualcuno frettolosamente ha sentenziato, ma di un giocatore utile, funzionale sul quale c'è la garanzia del grande Capitano. E tant'è. Si spera, a questo punto, che il periodo turbolento e penoso sia finito. Vedremo. La partita. Gattuso ripropone Ospina in porta, Mario Rui e Hysaj sugli esterni, centrali Di Lorenzo e Manolas, in mezzo al campo Demme e Lobotka, in supporto Zielinski e Callejon, in attacco Milik. La Lazio di Inzaghi si presenta senza Carlos Alberto. Si parte. Napoli subito aggressivo e Lazio disposta a render pan per focaccia. Passano due minuti e il Napoli va in vantaggio. Splendida azione di Insigne in area sulla sinistra. Due difensori saltati e di destro deposita in rete nell'angolino opposto al portiere. Passano sei minuti e l'arbitro accorda un discutibilissimo rigore alla Lazio per presunto fallo di Hysaj su Caicedo. Il fallo c'era, ma del tutto involontario e dopo che il calciatore laziale aveva concluso e il portiere parato. Immobile si appresta a battere il rigore. Rincorsa. Al momento del tiro scivola maldestramente e manda alto sulla traversa. È il segno inequivocabile che il vento è cambiato. Intanto la Lazio quest'anno ha avuto una caterva di rigori. Lotito in FIGC lavora bene. Il cosiddetto presidentissimo avrebbe molto da imparare da Lotito. Si continua. Il Napoli è disposto bene in campo, ma all'ottavo un'ingenuità, inutile fallo su Immobile, di Hysaj lo riduce in dieci. Pochi minuti e Gattuso corre ai ripari. Richiama Lobotka in panchina e fa entrare Luperto, spostando Di Lorenzo nel suo ruolo naturale e mettendo Luperto come centrale. Per quanto mi riguarda, giusta la decisione di far entrare Luperto, ma sbagliata quella di far uscire Lobotka. Avrei fatto uscire Callejon. Infatti, da questo momento il Napoli soffre, perché il centrocampo è indebolito e Demme, che acquisto, si deve dannare l'anima. Fortunatamente al 24° il laziale Leiva si fa espellere per proteste, quindi viene ristabilita la parità. Con un po' d'affanno gli azzurri chiudono il primo tempo in vantaggio. Nel secondo tempo spesso Gattuso urla a Callejon di dare una mano in fase di non possesso. Lo spagnolo non sente. Al 66° finalmente entra Elmas per Callejon. Le cose migliorano e sulla sinistra la Lazio smette di essere pericolosa. Alla Lazio vengono annullati due goals per fuorigioco evidentissimi. Immobile prende una traversa e Inzaghi si lamenta. Il Napoli due pali e ora ho perso il conto. Al 90° l'arbitro accorda cinque minuti di recupero. Cinque minuti di sofferenza inaudita, ma alla fine gli azzurri festeggiano la vittoria sotto la mitica Curva B. Sorge spontanea una domanda. Signor cosiddetto presidentissimo, è sempre convinto che i tifosi contino poco o nulla? Un'altra e ultima cosa. Cosiddetto presidentissimo, cerchi di mantenere la bocca chiusa, perché ogniqualvolta l'apre fa più danni di una nuvola di cavallette in un campo di grano, o della rugiada in piena estate. Migliore in campo sicuramente Insigne, per il goal, per l'impegno, per la determinazione. Subito dopo Insigne metto Demme, un formidabile acquisto. Manolas superlativo. Tutti gli altri più che bravi, meno Callejon. Per la grinta Gattuso merita dieci, mentre per il suo insistere a tenere Meret in panchina e a far giocare questo Callejon, ormai non più giocatore del Napoli, 1. È tutto!
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