De Laurentiis ne ha per tutti
Interviste
22 Giugno 2015 Fonte:
Corriere dello Sport - SSC Napoli
Il presidente del Napoli ha parlato al suo arrivo in Lega Calcio e successivamente a Radio Kiss Kiss
Molte volte all'arrivo in Lega a Milano aveva preferito non parlare. Stamani invece Aurelio De Laurentiis si è fermato per un quarto d'ora davanti a giornalisti. Voleva lanciare alcuni messaggi e lo ha fatto con il suo stile estremamente diretto parlando di calcio e cinema, ma soprattutto di Sarri, Valdifiori, Reina e tanto altro.
NAPOLI ITALIANO - “Mi piace molto idea di costruire un Napoli più italiano rispetto al passato. Nella vita si cambia perché l'esperienza è maestra di vita e questa nuova esperienza mi farà capire cosa migliorare e cosa funziona meno bene. Vogliamo andare avanti con questa linea. Ho preso Sarri come tecnico perché mi sono sempre chiesto: “Perché non abbiamo regista?”. Anche ai tempi di Verratti, quando stava per firmare… Valdifiori ha 29 anni, ma anche Pirlo ha una certa età e guardate come gioca… Per questo mi sono detto “Questo fa il nostro caso. Tante squadre giocano con il centrocampo a due? Mi dicevano (Benitez?) che tutte grandi squadre giocavano così, ma il Real Madrid no ed è squadra importante… Così abbiamo pensato a Valdifiori. Magari può dar fastidio a qualcuno, ma noi avanti per la nostra strada”.
NO AI FONDI - “La Doyen aiuta il Milan? I fondi sono proibiti. Nel calcio ci sono calcio troppe regole non uniformi. Nel calcio se c'è qualcosa da fare, va fatto subito. Non si può aspettare a fare il bene. Lotito dice aspettiamo tre anni per ridurre campionato. Ma, ripeto, perché bisogna spettare?”.
IO E IL NAPOLI - “De Laurentiis ha fato fin troppo: sfido chiunque a stare 6 anni in Europa e con conti a posto. Il vivaio lo faremo ma volgiamo essere garantiti dallo Stato. Servono leggi precise. Senza etica e senza morale non si va da nessuna parte: occorre investire nei giovani e soprattutto nelle regole perché senza regole non si va da nessuna parte”.
REINA - “Dopo Valdifiori, domattina verificheremo l'idoneità di Reina che sarà il secondo tassello. Sarri? E' in vacanza e si sta riposando. Sta studiando tutte le 60 partite del Napoli della scorsa stagione e si farà un'idea precisa dei giocatori. Poi sarà presentato alla stampa, sapendo bene quello che dirà. Farà una conferenza non banale perché i contenuti sono importanti. Nel calcio come nel cinema”.
SACCHI - Sacchi ha detto che Sarri è stata una scelta coraggiosa e vincente, definendo il neo allenatore azzurro un maestro di calcio: “Ringrazio Sacchi per queste parole, posso solo dire che Sarri in questo periodo in cui l'ho frequentato mi ha dimostrato di essere quello che credevo lui fosse, ovvero un uomo profondamente attaccato al proprio lavoro e di grande esperienza. In passato altre grandi squadre hanno ingaggiato allenatori di categorie inferiori con successo. Sarri ha il vantaggio di aver disputato già una stagione in Serie A e le sue idee di calcio mi hanno intrigato moltissimo”.
QUESTIONE STADIO - “Io ho preso male questa storia dei concerti. Lo stadio San Paolo per me è adatto a fare esclusivamente calcio, mentre per i concerti ci vogliono impianti diversi. O facciamo i concerti e distruggiamo il campo di gioco o facciamo impianti strutturati solo per il calcio. Ci sono location adeguate e deputate per organizzare i concerti musicali. Io ho rizollato il terreno del San Paolo varie volte e il nostro manutentore ha svolto un lavoro eccelso, al punto da rendere il nostro manto uno dei migliori, anzi la per la Lega Calcio è il miglior manto erboso italiano. Noi avremmo avuto bisogno del nostro stadio ad agosto e di un campo all'altezza anche per l'inserimento dei nuovi acquisti. Rischiamo, invece, di dover giocare la prima partita di campionato lontano dal San Paolo, così come non potremo organizzare amichevoli internazionali in casa, come facemmo negli anni scorsi con PSG ed altri Club prestigiosi, perché siamo bloccati da questa spada di Damocle dei concerti. Mi sembra che il Comune debba interessarsi di più alle sorti della squadra del cuore della città. I concerti si potrebbero fare benissimo a Piazza Plebiscito, con grande successo, lasciando il San Paolo per eventi prettamente sportivi. Ho chiesto al Coni di darci sostegno, noi prima della fine di agosto non avremo un terreno nelle migliori condizioni e dovremo chiedere di giocare la prima partita di campionato fuori casa”
SCOMPARSA DI LAURA ANTONELLI - Infine un ricordo per la scomparsa di Laura Antonelli: “Laura è stata una icona generazionale che ha attraversato i decenni e resterà una artista indelebile nella nostra memoria”
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