Campagnaro a mezzo servizio
Cronaca
10 Novembre 2009 Fonte:
Pianeta Napoli
Nei suoi due anni alla Sampdoria ha giocato meno della metà delle partite, a Napoli finora solo 6 presenze su 12 giocate
Hugo Armando Campagnaro è stato acquistato per dare maggiore velocità ed aggressività al pacchetto difensivo del Napoli. Almeno questa doveva essere l'intenzione dell'allora d.g. Pier Paolo Marino. Tanto che per riuscire a strappare il difensore argentino alla Sampdoria e alle concorrenti sul mercato – Fiorentina su tutte –, è arrivato a sborsare circa 5 milioni di euro più la comproprietà di Daniele Mannini – acquistato un anno e mezzo prima dal Brescia per una cifra vicina ai 7 milioni – al club doriano. Un'operazione evidentemente costosa che oggi, come allora, lascia qualche perplessità. Sia chiaro. Le doti tecniche di Campagnaro non sono certo in discussione: è rapido, bravo nell'anticipo, abile nel proporsi in avanti ed ha grinta da vendere. L'unico neo, però, è una condizione fisica non sempre all'altezza.
Il suo calvario, infatti, ha inizio il 27 gennaio 2008 quando, contro l'Atalanta, si procurò una lesione muscolare al polpaccio destro che lo costrinse a stare fuori per il resto della stagione. Da allora Campagnaro è andato spesso incontro a questo genere di infortuni. Nei suoi due anni alla Sampdoria ha giocato meno della metà delle partite e va considerato che era un titolare fisso, che quasi mai è partito dalla panchina. Se si escludono coppa Italia e coppe europee, il dato sulle presenze in campionato, poi, è tanto lapalissiano quanto preoccupante: 16 presenze al primo anno e 22 al secondo. Un totale di 2879 minuti giocati su 6840. E quest'anno a Napoli non è che le cose vadano meglio: 6 presenze su 12 in serie A e 472 minuti giocati su 1080.
Il punto della questione non è certo il Campagnaro giocatore, che quando è in condizione è probabilmente il miglior difensore che il Napoli ha attualmente in organico. Il problema è l'operazione Campagnaro. E' inconcepibile pensare che un dirigente esperto e navigato come Pier Paolo Marino non fosse a conoscenza dei problemi fisici di Campagnaro. Per questo risulta ancor più difficile capire i costi di tale operazione, visto che oltre ad un notevole esborso economico ha portato alla cessione anche di uno degli uomini tecnicamente più dotati della rosa, mai più rimpiazzato. Campagnaro è senza dubbio un giocatore da Napoli ma che poteva essere evidentemente preso a ben altre cifre. Anche per questo Pantaleo Corvino, d.s. della Fiorentina, ha preferito virare su De Silvestri spendendo circa 6 milioni e assicurandosi un giocatore di otto anni più giovane e di sicuro più integro dal punto di vista fisico. L'acquisto di Campagnaro, dunque, è stata l'ennesima operazione con più ombre che luci di Pier Paolo Marino. Segno evidente dell'ormai imminente fine del rapporto con De Laurentiis? (ernesto mugione)
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