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Calaiò bum bum !
 Cronaca
 5 Febbraio 2006 Fonte:
Metropolis
Segna due gol alla Pistoiese ed il Napoli ritrova i tre punti in campionato
NAPOLI - Non segnava dal 20 novembre scorso. Era il giorno della vittoriosa trasferta di Chieti. Da allora, per Emanuele Calaiò (nella foto esulta), due mesi e mezzo d'inferno: un infortunio, tanti (troppi!) errori davanti al portiere avversario, la crisi del Napoli ‘versione 2006', le critiche, finanche le trattative di mercato che hanno rischiato di farlo finire su altri lidi...
Nelle ultime settimane si era chiuso nel silenzio più assoluto: nessuna dichiarazione, nessuna apparizione in tv. Si stava caricando, il bomber, covava il rilancio in grande stile, che puntualmente è arrivato: due gol alla Pistoiese, schiantata dalle sue stoccate mancine, e Napoli che dà nuovamente un calcio alla crisi, riprendendo la marcia promozione. A parte la rinascita dell'attaccante siciliano, non è comunque stata una passeggiata per la squadra di Reja, apparsa però contro gli arancioni di Pistoia in ripresa dal punto atletico, un po' meno sotto il profilo del gioco. Ma con il Calaiò ritrovato tutto diventa più facile. Partiva subito forte il Napoli: piede sull'acceleratore e Pistoiese cinta d'assedio. Già dopo 30 secondi un lancio di Fontana pescava Calaiò solo davanti a Mareggini, ma l'attaccante azzurro ciabattava il pallonetto davanti al portiere avversario in uscita disperata. Mugugni, ma il bomber continuava a caricarsi. All'11' una sponda di Sosa favoriva il destro al volo di Bogliacino, che si spegneva a lato non di molto. Operava in aggiramento la squadra di casa, sfruttando soprattutto la fascia destra, dove Grava e Capparella apparivano rapidi ed ispirati. Un po' meno efficaci, per contro, le penetrazioni sulla corsia mancina dove Cupi (fuori ruolo) giocava col freno a mano tirato.
Abbotonata, al limite del catenaccio, invece, la Pistoiese (come previsto), con l'ex azzurro Perovic a disturbare Fontana e cercare di imbastire gioco, e davanti i furetti D'Ainzara-Di Nardo (col primo a partire un po' più dietro nel 4-4-1-1 di Di Chiara finendo col ‘prendere' il play azzurro quando quest'ultimo si ‘abbassava'), spesso capaci di mettere in difficoltà con i loro guizi gli abbastanza statici centrali di Reja. Proprio da una veloca ripartenza, non a caso, nasceva la prima palla gol (e che palla gol!!!) per gli ospiti: incursione a sinistra al 26', palla per D'Isanto che con una sventola da fuori colpiva in pieno la traversa a Iezzo battuto. La replica azzurra arrivava al 32': la ripartenza stavolta era dei padroni di casa, sfera buona per Calaiò sul cui sinistro Mareggini si esaltava mettendo in angolo. Il bomber scuoteva il capo, ma continuava a caricarsi. Sul susseguente tiro dalla bandierina era intanto Romito a ritrovarsi il pallone tra i piedi a due passi dalla porta avversaria, ma cincischiava e poi metteva fuori. Pochi i sussulti da lì al duplice fischio. Al rientro in campo Reja proponeva Trotta per Bogliacino, con l'intento di penetrare maggiormente e con più profondità sulla fascia mancina. Era però arancione la prima occasione della ripresa: veloce azione personale di Di Nardo (3') con diagonale da posizione defilata deviato in corner da Iezzo. Col passare dei minuti riprendeva a tambureggiare la formazione di casa, stavolta cercando anche la soluzione per vie centrali. Gli azzurri però risultavano troppo fallosi in fase di rifinitura, difetto questo che disinnescava alcune situazioni interessanti dalle parti di Mareggini.
Al resto ci pensava la difesa bunker della squadra di Di Chiara, ma anche l'errore di Calaiò, capace di fallire il destro vincente al 14' dopo essere stato pescato davanti all'estremo difensore avversario. Fischi, nell'occasione. Ma il bomber era ormai caricatissimo e la ‘vendetta' era stavolta dietro l'angolo. Reja nel frattempo provava anche a scambiare di fascia Trotta e Capparella, ma gli unici effetti erano un paio di tiri da fuori di quest'ultimo ampiamente fuori bersaglio. Era però scritto che l'uomo più atteso, quello che aveva infiammato gli ultimi giorni del mercato e fatto dannare troppe volte i tifosi partenopei per le facili occasioni fallite fosse proprio quello della svolta. Stiamo parlando ovviamente del bomber, di Emanuele Calaiò, lesto a mettere dentro al 24' un servizio di testa di Montervino dopo essere scattato sul filo del fuorigioco. L'1-0 rivoltava il match: Pistoiese avanti (Di Chiara inseriva anche la seconda punta, Ballerini), Napoli a contenere e ripartire negli spazi a disposizione. Ottime opportunità capitavano così sui piedi ancora di Calaiò (tiro fuori al 28'), Fontana (diagonale a lato al 36'), fino al secondo spunto vincente di Calaiò, che deviava in spaccata una punizione di Montervino al 40'. Era il finale più bello del tormentone legato al bomber palermitano. E fa nulla che nel recupero Mareggini gli negasse la tripletta (ma anche che Gheller, dall'altra parte, poco prima, colpisse un'altra clamorosa traversa...). Calaiò è tornato, e con lui il Napoli torna a volare.
(quesse)
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