Voci dal Forum: 'A ciorta
Cronaca
23 Aprile 2017 Fonte:
Forum SoloNapoli - Dario
Se si racimolano appena due punti con il Sassuolo, oggi anche con molte assenze, inutile prendersela con sfortuna e quant'altro
Per tutta la settimana non s'è fatto altro che parlare di secondo posto, di confrontare gli incontri in calendario di Roma e Napoli, del principesco contratto di Insigne e di scudetto d'agguantare l' anno prossimo. Ci si era dimenticati, però, del Sassuolo. La si riteneva evidentemente una pratica già archiviata. Non si poteva commettere errore più grande, e s'è commesso. Il pareggio di oggi con il Sassuolo se non spegne del tutto le speranze per il secondo posto, sempre quel secondo posto lo compromette seriamente. Al di là della sfortuna e degli errori arbitrali, ci sarebbe voluta più calma, più cinismo e certi cambi andavano fatti prima e non quando la situazione era disperata. C'è ancora da crescere, e tanto: questa è la verità. Dicevo che in questa settimana s'è tanto parlato di scudetto per l'anno prossimo. Tutto giusto. Bisogna fissare traguardi e naturalmente avere ambizioni. Non bisogna, a mio modo di vedere, dimenticare una cosa di fondamentale importanza: per vincere uno scudetto è assolutamente necessario avere una difesa granitica, a cominciare dal portiere. Fino a quando non si avrà questo, è del tutto inutile avere speranze tricolori. Punto. La partita. Il Sassuolo lamenta alcune assenze importanti e Di Francesco si affida a qualche giovane. Il Napoli si presenta con la sua formazione ideale, o almeno quella amata da Sarri. Parte subito all'attacco la squadra azzurra e si crea qualche buona occasione. Le viene negato anche un solare rigore, che solo un arbitro del genere, vale a dire quelle che ha arbitrato oggi, non poteva vedere. Ci si augura che dal prossimo campionato errori del genere, grazie alla tecnologia, saranno evitati. Il primo tempo si chiude sullo 0-0. Secondo tempo. È sempre il Napoli a fare la partita. Il Sassuolo non si riesce a vedere dalle parti di Reina. All'8° capitola. Lancio smarcante del Capitano per Callejon sulla destra. Cross dello spagnolo e inzuccata del grande Ciro. Il Napoli è meritatamente in vantaggio. Al 15° il Sassuolo pareggia, grazie al solito errore. Questa volta a commetterlo è il Capitano, ma il Capitano non lo si discute. Il Napoli non si abbatte più di tanto e continua a macinare gioco e a procurarsi occasioni. La traversa dice no a una magistrale punizione del grande Ciro. Sempre i legni, sfidando, che so, anche le leggi della fisica, dicono no a uno straordinario tiro di Insigne. Palo interno, nove vole su dieci la palla va dentro, col Napoli naturalmente esce fuori, anzi va incontro al portiere. Al 36° il Sassuolo va in vantaggio. Punizione di Ricci e girata di testa di Cannavaro. Grande e miracoloso intervento di Reina. La palla finisce a Ragusa che indisturbato crossa. Mazzitelli colpisce a volo e segna. È il primo gol in serie A di questo Mazzitelli, prodotto giovanile della Roma. Quando si dice 'a ciorta. Al 38° Sarri fa entrare Milik al posto di Jorginho che ha esaurito il carburante, ma bella partita la sua. È la mossa della disperazione, ma è quella che consente al Napoli di pareggiare. La mossa andava fatta molto prima, ma si sa come Sarri la pensa. Al 44° angolo di Callejon. Albiol intercetta di testa in area e smarca il polaccone sotto porta. Girata e gol. Al 49° il Napoli protesta vivamente. Chiede il rigore per un presunto fallo di mano di Cannavaro. Infondate le proteste. Cannavaro colpisce il pallone con il capo. Finisce in pareggio. Ha fatto tutto il Napoli. Considerazioni. Quando in un campionato scadente come questo si racimolano appena due punti con il Sassuolo, oggi anche con molte assenze, inutile prendersela con sfortuna e quant'altro. Bisogna prendersela solo con se stessi. Sarri, per quanto mi riguarda, è un grandissimo allenatore, ma non dalla panchina. Il peggiore in campo è stato senza dubbio l'arbitro. Nei casi dubbi ha fischiato sempre in favore del Sassuolo. È tutto e speriamo che il Pescara domani combatta con lo stesso ardore del calabrese Berardi. Capisc' a mme!
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