Bilancio ritiro a Dimaro: cosa va
Cronaca
30 Luglio 2014 Fonte:
Corriere dello Sport
Azzeccato un altro acquisto di qualità. Si tratta del difensore centrale francese Koulibaly
Rafè, come lo chiamano i tifosi del Napoli, ha ostentato da subito un discreto buon umore in questo inizio di stagione. Ne ha motivo perché la critica, anche quella più severa, gli ha già riconosciuto, alla luce di quello che si è visto a Dimaro, di aver azzeccato un altro acquisto di qualità. Si tratta del difensore centrale francese Koulibaly che ha dimostrato, già nei primi due test di Dimaro contro Feralpi Salò e Kalloni, di avere eccellenti doti, non solo fisiche. L'ex giocatore del Genk potrebbe diventare subito titolare al fianco di Albiol. Potrebbe essere proprio lui la pedina in grado di risolvere le frequenti amnesie difensive, soprattutto sui calci piazzati, che hanno costretto il Napoli a subire 39 gol nella scorsa stagione. Un dato statistico che lo stesso Benitez ha ricordato frequentente durante il ritiro di Dimaro e sul quale l'allenatore sta lavorando in questi primi giorni della nuova stagione.
PROSPETTIVE. Quelle di questo Napoli sono sicuramente importanti anche alla luce di un clima di grande fiducia che si è creato intorno agli azzurri. Benitez viene considerato l'allenatore giusto al posto giusto. Anche il presidente De Laurentiis è in perfetta sintonia con le sue scelte, con il suo modo di pensare e di agire. Del resto Benitez è pragmatico, abile nel gestire un ambiente passionale e molto caldo. Ma ancora una volta il suo «credo» calcistico sta facendo breccia nell'impazienza di taluni tifosi. «È inutile inseguire il nome eclatante a tutti i costi – ha recitato più volte Rafa anche qui a Dimaro – anche perché chi avrebbe mai pensato, un anno fa, che Callejon e Mertens avrebbero reso come poi è accaduto?». I due giocatori, infatti, sono stati protagonisti di una grande stagione: 20 gol il primo, grandi giocateo (e grande mondiale con il Belgio) il secondo.
SAGGEZZA. Benitez, pur senza sbilanciarsi con proclami pericolosi e spericolati, ha fatto intuire che in questa stagione il suo Napoli potrebbe anche cambiare…pelle. Non in maniera clamorosa e definitiva. Piuttosto potrebbe diventare un perfetto camaleonte trasformandosi da un arrembante macchina da gol (4-2-3-1 con almeno 4 giocatori offensivi) in un redditizio 4-3-3. Alla continua ricerca di un'ottimizzazione (Jorginho regista con due mezz'ali al suo fianco) del parco-calciatori che la società gli ha allestito fin dalla scorsa stagione e che è ancora in corso d'opera.
FASCINO. Sicuramente il tecnico spagnolo ha numerose frecce da utilizzare per fare centro. Anche e soprattutto per quanto riguarda i calciatori. Vecchi e nuovi. Lo stesso Koulibaly ha ammesso che lo scorso gennaio Benitez l'ha conquistato con una sola…telefonata. Nonostante Genk e Napoli avessero già trovato l'accordo (sulla base di 8 miioni di euro) il club belga ha preferito attendere la fine della stagione prima di cederlo. Ma Benitez ha convinto anche Callejon a non cedere alle forti e milionarie tentazioni di Atletico Madrid e Chelsea. Insomma: sa quello che vuole e sa come ottenerlo. Da Dimaro è tornata a Napoli una squadra ancora più forte e matura che il tecnico ha dimostrato di guidare anche con il pugno duro, quando serve, senza fare sconti a nessuno (neanche a un suo pupillo, come Callejon, allontanato dall'allenamento per scarso impegno). Benitez, però, non si sbilancia: la svolta di questa stagione passa attraverso il play-off di Champions League. Rafa vuole ottenere un obiettivo alla volta…
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