SoloNapoli - Napoli-Porto: le pagelle

Cronaca

20 Marzo 2014 Fonte: CalcioNapoli24

I voti a giocatori ed allenatore azzurri dopo la gara di Europa League

Reina: 6. La tempra del capo carismatico, detta i tempi e carica i compagni. Deciso nelle uscite, impeccabile quando c'è da bloccare pericolosi palloni che arrivano bassi dai lati. Può poco sui gol dei lusitani.

Henrique: 6. Benitez insiste e lo schiera terzino sorprendendo tutti. Tutti tranne il brasiliano che sembra essere a suo agio nella gestione del ruolo: disciplinato, rapido, fantasioso, attento a non sbilanciarsi.

Fernandez: 6,5. Continua il momento d'oro per il centrale argentino: chiusure perfette, senso tattico e buone regie. Offre ad Higuain un pallone d'oro che l'attaccante non sfrutta a dovere a prescindere dalla grande parata del portiere. Sui gol non ha particolari responsabilità.

Albiol: 6. Una roccia dinamica, le sue sono colate di cemento dove si aprono buchi momentanei. Quando è necessario spegnere sul nascere azioni pericolose Raul c'è sempre. Buone le coperture preventive.

I gol dei portoghesi nascano da collassi in mediana anche se sul pareggio qualcosa in più avrebbe potuto fare in collaborazione con Ghoulam.
Ghoulam: 5,5. Tignoso e granitico nella copertura laterale, generoso nelle sgroppate offensive, conquista corner importanti. Nell'occasione del primo gol del Porto, dovrebbe mantenere meglio la posizione, ma nel complesso non demerita.

Inler: 6. Una gara di buon livello per il mediano svizzero: sempre nella mischia, pronto nel dettare i tempi. Il crollo nella ripresa non dipende da lui, quanto piuttosto dalle smagliature create dal compagno di reparto.

Behrami: 5. Spigoloso, cattivo, agonisticamente intenso. La qualità non è la sua caratteristica migliore, ma potrebbe fare comunque meglio. Con il passare dei minuti perde anche la consistenza dei primi minuti e i suoi interventi risultano addirittura molli e in certi casi controproducenti. Contiene poco e male Martinez quando si abbassa, chiude male gli spazi sulla serpentina di Quaresma.

Mertens: 6. Lo smalto e la brillantezza ci sono fino a quando un colpo rimediato rischia di fargli saltare un ginocchio. Tanti i pericoli creati, mette spesso la freccia sulla corsia di sorpasso. Manca un pizzico di concretezza negli ultimi metri, ma non è sempre semplice incidere. Dall'83' Callejon: 6. Il tempo di scaladare i motori e servire a Zapata un pallone sul quale c'è scritto 'spingi'. Facile parlare dopo, ma forse doveva entrare prima.

Pandev: 7. Reattivo, elettrico, il suo è un inizio sprint. E' lui ad avviare l'azione prima di inserirsi in area per raccogliere l'assist di Higuain e girare in rete, da campione, con un cucchiaio di alta scuola. Dal 68' Hamsik: sv. E' lui ad avviare l'azione per l'accorrente Callejon che poi serve a Zapata un pallone da spingere solo in rete. Non eccelle come il compagno Goran che probabilmente meritava di restare in campo.

Insigne: 5,5. Gli spunti non mancano anche se sono poche le intuizioni sotto porta. Un pizzico di egoismo macchia ulteriorimente una prestazione che non convince come nelle ultime uscite europee. Sui piedi una buona chance che spreca facendosi anticipare dal portiere avversario.

Higuain: 6,5. Avvia le azioni, le va a concludere, rifinisce per i comapagni: fuoriclasse a tutto campo. Tempismo perfetto quando si inserisce, dribbla un avversario e serve sul velluto il miglior assist possibile per l'accorrente Pandev che insacca. Dal 78' Zapata: 6. Sempre a terra, scivola in continuazione. Quasi impossibile esprime un parere sulle sue 'giocate'. Quasi incomprensibile la scelta di Benitez.

Benitez: 5. La scelta di puntare su Pandev piuttosto che su Hamsik lo premia subito: Goran si intende alla perfezione con Higuain e segna il gol del vantaggio. Il crollo verticale quando decide di gettare proprio lo slovacco nella mischia al posto del macedone. Il Napoli perde la bussola e perde tutti gli equilibri cedendo sotto i colpi dei lusitani. Inspiegabile e cervellotico l'avvicendamento Higuain-Zapata, quasi inutile far entrare Callejon nei minuti finali.

(luca cirillo)