Metti De Laurentiis sul presepe
Cronaca
8 Dicembre 2006 Fonte:
Corriere dello Sport
A S.Gregorio Armeno da quando si mostrò e salvò il Napoli gli hanno fatto una statua
Là... è S.Gregorio Armeno, la via dei presepi che parlano tra di loro, nella pancia di Napoli, dove la realtà la chiamano fantasia, il tempo non passa mai e non devi immaginare niente perché vedi tutto... Cannavaro fa il bambinello e ha gli occhi spiritati, il sorriso trentaduedenti e le sopracciglia- spazzola. Ce n'è uno che giochicchia col pallone d'oro. Ce n'è uno che alza al cielo la coppa del mondo e se le ride. Ce n'è uno in frac che sta per ricevere il gingillo dalla Bellucci, lo stanno colorando, è fresco di cottura. Da divo a divinità, l'hanno messo accanto a S.Giuseppe e alla Madonnina nel presepio napoletano, pronto per essere inscatolato. Posto tronizzato per il presidentissimo De Laurentiis (nella foto), è l'angelo custode, da quando si mostrò e salvò il Napoli gli hanno fatto una statua! Barba e capelli argentati, lo vendono che non c'è quasi il tempo di uscirlo dal forno: « Gliene abbiamo regalata una un po' di tempo fa, la costruimmo con un corno rosso...». Marco Ferrigno sta rifinendo il profilo di Facchetti, onore a lui. Uno l'ha venduto poco dopo la sua dipartita, ne sta modellando un altro, la testa è già pronta, ora ricalcherà il suo corpo di bronzo di Riace in 30 cm. L'abbiamo beccato con le mani nel vasetto dell'argilla. Si affaccia dalla bancarella Totti, si ciuccia il pollicione, uhm, è fresco di stampino: «Se vuole venire avrò il piacere di regalargliela », la promessa è di Gennaro Di Virgi- lio, 24 anni, artigiano piccolo e in gambissima, di questi giorni lavora h 24. La sfilata prosegue, Zidane in plastilina fa la parodia di Zidane: è pronto a esplodere di testa e a incornare Materazzi, è l'attimo prima della capocciata. Una meraviglia dell'ingegneria artigianale, li vendono a coppia, se li volete smembrare vi toccherà lavorare di cesello. Meglio, li vendevano, hanno dovuto sganciare 300 euro per acchiapparli, il fortunato è un cumenda milanese. C'era una volta il calciomercato, oggi va di moda il calco-mercato, questo è fatto con l'argilla ed è il più famoso del mondo.
CHI SI VEDE! - C'è Schumi, dall'alto della sua caricatura, mentre i tre Re Magi son pronti a incamminarsi, più giù- più giù c'è l'ex re Moggi, logorroico, è sempre al telefono, parla a tavoletta, lo trovi accanto alle anime del purgatorio, una coincidenza? « Se verrà gliela regaleremo anche a lui». Gennarino è in vena di sorprese: « Mi hanno chiamato da Livorno, vogliono Cannavaro col pallone d'oro, li sto vendendo come il pane ». Calciopoli, frazione di Presepopoli, ultima novità delle novità, Moggi è affiancato da Bettega, modello sciarpato-zebrato, e dallo spilungone Giraudo, modello statuario e basta, sono i tre della triade decaduta, vanno a ruba e non è una battuta, il bue e l'asinello li guardano sospettosi. Nove su dieci li vendono assieme. Ferrigno svela: « Ferrara un paio di anni fa ci ordinò per la squadra la raffigurazione della triade con Moggi al telefono, quasi una predizione... » . Ciro, che simpatica canaglia! Intercettiamo Tronchetti “ moggizzato”, è un altro col telefono che scotta. Quella di Maradona sta tra i tesori di Napoli, Totò, De Filippo, Troisi e Merola: « Si vende sempre da anni » . Fa parte degli arredamenti. Maradona magro, non gonfiato. Maradona coi riccioloni nero corvino e la storica scritta “ Buitoni” sulla maglia. Ecco Pulcinella con le corna. Le corna? « Abbiamo ideato una metamorfosi diavolesca... » . Forse dopo le dannazioni che Napoli ha dovuto subire negli ultimi tempi bui. Tiè...! Le statuine? Ti senti osservato per quanto sembrano vere, ti viene voglia di dialogarci. L'Immacolata è oggi, si stanno costruendo tanti presepi, a Napoli si fa a gusto, non su misura. Missione Natale: quello del “Corriere” l'abbiamo fatto a parole e immagini. S. Gregorio Armeno è una fabbrica di sogni, il fascino del presepe non c'è bisogno di riscoprirlo perché qui non è mai finito. Là... è dove stanno le botteghe dei maestri Di Virgilio e Ferrigno e tante altre, dove si racconta una favola, si dice che le statue la mattina prendano forma e la sera vita. Testa in terracotta, mani e piedi di legno, occhi di cristallo: è la pozione magica. Là, dove sotto l'argilla c'è un cuore che batte. Là, dove tra meno di qualche minuto sarà sera. Là, ci sarà movimento. Pure i cartoni saranno animati. E Moggi, al freddo e al gelo, dovrà ricaricare il telefonino. Attento al ruscello...! (daniele rindone)
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