Una giornata da azzurro per Gene Gnocchi
Cronaca
25 Gennaio 2006 Fonte:
Metropolis
"Per chi ama il calcio, Napoli è la storia, una piazza da A"
Che spettacolo, Gene. Il comico si aggrega agli azzurri, ed il sorriso dilaga sulla bocca di tutti. Fino a un certo punto, però, perché Gnocchi se la cava: gioca di prima, accarezza il pallone, innesca gli esterni con precisione millimetrica. Non avesse il fisico del cinquantenne che si concede ai piaceri della tavola, verrebbe da chiedergli l'autografo. La mattinata dell'attore a Castelvolturno è un autentico show. Prima, durante e dopo l'allenamento. Arriva di buon'ora. Aria seria, e atteggiamento da professionista. Con un sorriso liquida i microfoni: “Parlo dopo”. In partitella è uno spettacolo. Le battute si sprecano. Gli azzurri lo guardano incuriositi. Capparella lo punzecchia (“Con te e Fontana abbiamo un centrocampo over 40”), lui, divertito, risponde: “Occhio che ti faccio attapirare. Mi sei simpatico, faremo qualche sketch insieme”. Una mezz'oretta a passo svelto. I compagni lo cercano, lui si fa vedere e smista palloni. Fontana è la sua spalla, e si dà le arie: “Mister, non puoi far giocare i due fuoriclasse insieme”. Si va avanti così, tra un lancio per Calaiò e un pallone perso. Poi, al fischio finale, tutti sotto le docce, prima della classica chiacchierata coi giornalisti.
Seduto dinanzi al camino, con la maglia azzurra autografata da tutti sotto al braccio, Gene (nella foto) non è mai banale: “Per chi ama il calcio, Napoli è la storia, una piazza da A. Qui di C non c'è nulla. A cominciare dal centro sportivo. Ne ho visti tanti, ma questo è il top. Neanche la Samp, il Palermo, il Parma, il Bologna e le altre squadre con cui mi sono allenato, ne hanno uno così”. Un passato in C1 con l'Alessandria di Pippo Marchioro (‘72-'73), Gene parla amabilmente di calcio: “Calaiò, in prospettiva, vale Gilardino. Anzi, ha anche qualche colpo in più. Confesso che mi ha impressionato. Gli ho visto fare guizzi da campione. Tuttavia, avrei preso Godeas: uno che pure in B fa la differenza”. Implorato Marino: “Prendimi, sono a parametro zero”, lo show man saluta con una mitragliata di risposte a raffica: “Bruno Giordano era il mio idolo. Farmi massaggiare da Carmando uno dei miei tre sogni, e oggi l'ho realizzato. Dovevo girare ‘Tifosi' con De Laurentiis ma non se ne fece nulla”. E via, col sorriso sulle labbra mentre ascolta in lontananza il commento di Reja: “Il rapporto condizione atletica-qualità tecniche è eccezionale. Avesse qualche anno in meno, sarebbe da prendere”. (quesse)
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